LA
GIOIA NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE
*1984*

Messaggio
del 23 febbraio 1984 (Messaggio
dato al gruppo di preghiera)
Vi tengo tutti sulle mie braccia perché siete miei. Ho bisogno
solamente delle vostre preghiere per rendervi miei completamente. Io
desidero essere completamente vostra e desidero che voi siate
completamente miei. Accetto tutte le vostre preghiere, le accetto
con gioia.
Messaggio
del 29 marzo 1984 (Messaggio
dato al gruppo di preghiera)
Figli miei, voi dovete essere di un animo speciale quando vi recate
a messa. Se voi foste consapevoli di chi andate a ricevere,
saltereste di gioia nell’avvicinarvi alla comunione.
Messaggio
del 21 aprile 1984 (Messaggio
dato al gruppo di preghiera)
Aprite i vostri cuori a Gesù che nella sua resurrezione vuole
colmarvi delle sue grazie. Siate nella gioia! Il cielo e la terra
lodano il Risorto! Noi tutti in Cielo siamo felici, ma abbiamo
bisogno anche della gioia dei vostri cuori. Il dono particolare che
mio figlio Gesù ed io desideriamo farvi in questo tempo consiste
nel darvi la forza di superare con molta facilità le prove cui
sarete sottoposti perché noi vi saremo vicini. Se ci ascoltate vi
mostreremo come superarle. Pregate molto domani, giorno di Pasqua,
perché Gesù risorto regni nel vostro cuore e nelle vostre
famiglie. Dove ci sono litigi si ristabilisca la pace. Desidero che
qualcosa di nuovo nasca nei vostri cuori e che suscitiate la
resurrezione di Gesù anche nei cuori di coloro che incontrate. Non
dite che l’anno santo della redenzione è terminato e quindi che
non c’è più bisogno di tante preghiere. Anzi, dovete aumentare
le vostre preghiere perché l’anno santo ha significato un passo
avanti nella vita spirituale.
Messaggio
del 5 agosto 1984 (Messaggio
straordinario)
Figli cari! Oggi sono felice, tanto felice! Non ho mai pianto di
dolore nella mia vita come questa sera piango di gioia! Grazie!
Messaggio
del 10 agosto 1984 (Messaggio
al gruppo di preghiera)
Figli cari! Quando cominciate una giornata con la preghiera, con
raccoglimento interiore e con l’amore nel cuore, quando siete in
pace con tutti, quella giornata sarà per voi piena di gioia. Ma
quando siete tristi, anche la vostra giornata sarà triste. Perciò
siate sempre nella gioia! Siate quanto più gioiosi è possibile e
vedrete che anche i vostri giorni saranno felici!
Messaggio
del 20 ottobre 1984 (Messaggio
al gruppo di preghiera)
Quando pregate, dovete dedicare alla preghiera un tempo più lungo,
perché la preghiera è un colloquio con Dio. La preghiera vi fa
vedere tutto più chiaro. La preghiera vi fa sperimentare la gioia
vera. La preghiera vi insegna a piangere. La preghiera vi fa
fiorire. La preghiera non è uno scherzo, è un vero colloquio con
Dio. Quanti sarebbero felici di sapere cos’è la preghiera! Voi
adesso lo sapete: provate a praticarla.
Messaggio
del 6 dicembre 1984
Cari figli, in questi giorni (di Avvento) vi invito alla preghiera
in famiglia. Io a più riprese vi ho dato dei messaggi in nome di
Dio, ma voi non mi avete ascoltato. Il prossimo Natale sarà per voi
indimenticabile, purché accogliate i messaggi che vi do. Cari
figli, non permettete che quel giorno di gioia diventi per me il
giorno più triste. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
Messaggio
del 13 dicembre 1984
Cari figli, sapete che si avvicina il tempo della gioia (il Natale),
ma senza amore non conseguirete nulla. Perciò prima tutto iniziate
ad amare la vostra famiglia, ad amarvi a vicenda nella parrocchia, e
dopo potrete amare ed accogliere tutti coloro che vengono qui.
Questa settimana sia per voi la settimana in cui dovete imparare ad
amare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
Messaggio
del 15 dicembre 1984 (Messaggio
al gruppo di preghiera)
Desidero che nei giorni della novena di Natale si mediti su questi
temi: 1. Aprite i vostri cuori perché Gesù vuole abitare in essi
dopo Natale. 2. Accogliete il Natale con gioia. 3. Purificatevi per
il Natale. 4. D’ora in avanti lasciate che Gesù abbia il primo
posto nei vostri cuori. 5. Lasciate che solo Gesù vi dia gioia. 6.
Lasciate che l’amore sia nelle vostre parole. 7. Nasce
l’uomo-Dio che vuole il mondo unito. 8. Vivete in Gesù. 9. Non
separatevi dal Natale.
Messaggio
del 20 dicembre 1984
Cari figli, oggi vi invito a compiere qualcosa di concreto per Gesù
Cristo. Desidero che ogni famiglia della parrocchia, in segno di
abbandono a Gesù, porti un fiore entro il giorno della gioia (il
Natale). Desidero che ogni membro della famiglia abbia un fiore
accanto al Presepio, affinché Gesù possa venire e vedere il vostro
abbandono a Lui. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
Messaggio
del 22 dicembre 1984 (Messaggio
al gruppo di preghiera)
(Si riporta la visione della natività di Gesù avuta dalla
veggente Jelena Vasilj con le stesse parole con le quali ella l’ha
poi riferita, n.d.r.)
“Pochi
giorni prima di Natale al cinema di Citluk davano un film in cui tra
l’altro veniva presentata la nascita di Gesù. Il film cominciava
alle ore 19. Marijana ed io ogni sera andavamo a messa e poi ci
fermavamo in chiesa per le altre preghiere e per il rosario. Io
desidero tanto andare al cinema, ma il mio papà mi ricordò che
avevo promesso alla Madonna di partecipare ogni sera alla messa e
che quindi non potevo andare al cinema. Questo mi rese molto triste.
Allora mi apparve
la Madonna
e mi disse: “Non essere triste! A Natale ti mostrerò io com’è
nato Gesù”. Ed ecco come il giorno di Natale, secondo la promessa
della Madonna, ho avuto la visione della natività di Gesù.
All’inizio vedo un angelo che subito dopo scompare e tutto diventa
buio. Il buio a poco a poco diventa un cielo stellato.
All’orizzonte vedo qualcuno che si avvicina. E’ San Giuseppe con
un bastone in mano. Cammina su una strada sassosa in fondo alla
quale vi sono delle casette illuminate. Al suo fianco, su di un
mulo, vedo
la Madonna
molto triste. Dice a Giuseppe: “Sono molto stanca. Vorrei tanto
che qualcuno ci ospitasse per la notte”. E Giuseppe: “Ecco le
case. Chiederemo lì”. Giunti presso la prima casa, Giuseppe
bussa. Qualcuno apre, ma appena vede Giuseppe e Maria richiude
subito la porta. Questa scena si ripete diverse volte. In qualche
caso, anzi, le luci all’interno delle case si spengono mentre
Giuseppe e Maria stanno per avvicinarsi per spingerli a non bussare.
Tutti e due sono molto tristi, e in particolare Giuseppe è molto
addolorato, confuso e turbato per tutti questi rifiuti. Maria, pur
triste, lo incoraggia: “Sii in pace, Giuseppe! Il giorno della
gioia è arrivato! Adesso però desidero pregare con te perché c’è
tanta gente che non permette a Gesù di nascere”. Dopo aver
pregato, Maria dice: “Giuseppe, guarda: laggiù c’è una vecchia
stalla. Di certo non ci dorme nessuno. Sarà sicuramente
abbandonata”. E così vanno là. Dentro c’è un mulo. Mettono
anche il loro davanti alla mangiatoia. Giuseppe raccoglie un po’
di legna per accendere un fuoco. Ci mette anche un po’ di paglia,
ma il fuoco si spegne subito perché la legna e la paglia sono molto
umidi. Maria intanto cerca di scaldarsi vicino ai muli.
Successivamente, mi si presenta una seconda scena. La stalla, fino
ad allora poco illuminata, d’un tratto si illumina a giorno.
All’improvviso vicino a Maria vedo il Bambino Gesù, appena nato,
che muove le manine e i piedini. Ha un viso dolcissimo: sembra che
già sorrida. Il cielo intanto si riempie di stelle molte luminose.
Sopra la stalla vedo due angeli che hanno in mano qualcosa come una
grande bandiera sulla quale c’è scritto: Ti glorifichiamo, o
Signore! Al di sopra di questi due angeli c’è una schiera enorme
di altri angeli che cantano e glorificano Dio. Poi, un po’
distante dalla stalla, vedo un gruppo di pastori che custodiscono i
loro greggi. Sono stanchi ed alcuni dormono già. Ed ecco che un
angelo si avvicina loro e dice: “Pastori, udite la buona novella:
oggi Dio è nato in mezzo a voi! Lo troverete adagiato nella
mangiatoia di quella stalla. Sappiate che ciò che vi dico è
vero”. Subito i pastori si avviano verso la stalla e, trovato Gesù,
si inginocchiano e gli offrono semplici doni. Maria li ringrazia con
dolcezza e aggiunge: “Vi ringrazio di tutto, ma adesso vorrei
pregare insieme a voi perché molti non vogliono accogliere Gesù
che nasce”. Dopo di ciò, davanti ai miei occhi scompare
improvvisamente questa seconda scena e ne appare una terza. Vedo a
Gerusalemme i Magi che chiedono di Gesù ma nessuno sa dare loro
informazioni finché non vedono spuntare di nuovo la stella cometa
che li guida fino alla stalla di Betlemme. Estasiati e commossi, i
magi guardano il Bambino Gesù, si inchinano fino a terra per
adorarlo profondamente e poi gli offrono doni preziosi. Maria li
ringrazia e poi dice loro: “Adesso desidero pregare con voi perché
tanti uomini non vogliono adorare Gesù”.
Messaggio
del 27 dicembre 1984
Cari figli, nel corso di queste feste di Natale, satana ha tentato
in modo particolare di intralciare i piani di Dio. Voi, cari figli,
nel giorno stesso del Natale avete riconosciuto satana. Ma Dio ha
vinto in tutti i vostri cuori. I vostri cuori continuino a vivere
nella gioia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

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