VIVETE NELLA GIOIA!

  

SEGUITEMI CON GIOIA!

  

    

2 LUGLIO 2007

   

commento di Pamela Salvatori

     

 

        

Messaggio del 2 luglio 2007 dato dalla Madonna  alla veggente di Medjugorje Mirjana Dragicevic- Soldo

Cari figli! Nel grande amore di Dio oggi vengo a voi per condurvi sulla via dell�umilt� e della mitezza. Prima stazione su questa via, figli miei, � la confessione. Rinunciate al vostro orgoglio e inginocchiatevi davanti a mio Figlio. Comprendete, figli miei, che non avete niente e non potete niente. L�unica cosa vostra e quello che possedete � il peccato. Purificatevi e accettate la mitezza e l�umilt�. Mio Figlio avrebbe potuto vincere con la forza, ma ha scelto la mitezza, l�umilt� e l�amore. Seguite mio Figlio e datemi le vostre mani, affinch� insieme saliamo sul monte e vinciamo. Vi ringrazio.�

�Comprendete, cari figli, che non avete niente e non potete niente. L�unica cosa vostra e quello che possedete � il peccato�. Ascoltiamo ora le parole del Verbo che nel Vangelo ci dice: �Senza di me non potete fare nulla�. � un invito a riflettere. Illuminati dallo Spirito Santo, guardiamo a noi stessi, poi alziamo gli occhi verso il cielo e domandiamoci �chi siamo?�. Osserviamo la natura che ci circonda; consideriamo la bellezza del creato che si riflette persino nel pi� piccolo essere della terra; soffermiamo la nostra mente su quello che i nostri occhi vedono e, nel silenzio, cerchiamo di scoprirne il valore. Cos�� l�uomo davanti all�immensit� del creato? Dice Sant�Agostino: �Interroga la bellezza della terra, del mare, dell�aria dovunque espansa; interroga la bellezza del cielo�interroga tutte queste realt�. Tutte ti risponderanno: guardaci pure e osserva come siamo belle. Ora queste creature cos� belle chi le ha fatte, se non Uno che � bello in modo immutabile?�. � inevitabile stupirsi di fronte a tanto splendore; ancora una volta, dunque, chiediamoci chi siamo noi e cosa possiamo. Nulla di ci� che vediamo � nostro, perch� non viene da noi, non siamo stati noi a dare la vita all�universo intero e una volta che la nostra esistenza terrena sar� consumata, non potremo portare via nulla dal mondo. E allora, qual � il nostro posto nel mondo? Che senso ha la vita, se siamo incapaci di tutto? Ges� � venuto a rispondere alle nostre domande, non solo a parole, ma con l�esempio della Sua vita: � Venite a Me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e Io vi ristorer� Imparate da Me, che sono MITE e UMILE di cuore�, solo cos� �troverete ristoro per le vostre anime� (Matteo 11,28-29). �Venite a Me� e �imparate da Me�, perch� �senza di Me non potete far nulla�, ma �a Dio tutto � possibile� (Matteo 19,26), �tutto � possibile a chi crede� (Marco 9,23). 

 

�Seguite Mio Figlio� � l�invito di Maria, che ci insegna a vivere la Parola del Vangelo. Se Le daremo le nostre mani, non saremo soli a percorrere la via dietro a Ges�, perch� Lei ci aiuter� a salire il monte della vittoria, che � l�unica via che d� senso alla vita. Dio ha posto in noi il sigillo della Sua Paternit�, perci� sia che Lo accettiamo, sia che Lo rifiutiamo, il nostro cuore anela al Padre e non trova pace fino a quando non si abbandona a Lui. Come fare allora per iniziare il cammino di conversione? �Prendete il mio giogo sopra di voi� (Matteo 11,29): se lo faremo con mitezza, umilt� e amore, questo giogo sar� dolce e il carico leggero (cfr. Matteo 11.30). La Madre non ci illude nascondendoci le difficolt� del cammino di santit�, perch� vuole che la scelta della santificazione sia una scelta responsabile. Sempre ci parla di croce, di Calvario, di una via in salita, ma mai ci toglie la speranza. Il carico della nostra esistenza, con tutte le sue pene e i travagli quotidiani, non sar� pi� un peso ingombrante da trascinare, ma con Lei diventer� davvero leggero. S�, non saremo pi� noi a portarlo ma Dio stesso, in cambio del nostro amore, che � sottomissione alla Sua divina Volont� e accettazione dei Suoi disegni anche quando non riusciamo a comprenderli. Con la fiducia dei veri figli, crediamo che Dio ci ama e per noi vuole solo il meglio. Se il diavolo insinuer� nella nostra mente che la Volont� del Signore � una volont� crudele, perch� permette la sofferenza, ci ricorderemo di Ges� che ha percorso la via del Calvario con la Croce sulle spalle, e che proprio per quella strada � giunto al trionfo della Risurrezione. Non perdiamo mai il ricordo della Passione di Cristo, rinnoviamolo costantemente, perch� soltanto cos� impareremo ad essere miti in tutte le circostanze e umili nel profondo del cuore. Iniziamo, dunque, la salita e domandiamo nella preghiera la perseveranza. 

 

La �prima stazione� di questo percorso � ai piedi del confessionale. Non vi � mezzo pi� efficace per praticare l�umilt� che il Sacramento della Confessione, che � un Sacramento di Riconciliazione con Dio e l�uomo. Bisogna allenare la propria anima alla mortificazione dell�orgoglio, inginocchiati davanti al Confessore. Quale esercizio pi� fruttuoso di questo per chi vuole liberarsi definitivamente dalle tenebre dell�amor proprio, fondamento di ogni vizio e di ogni peccato? La Madonna � chiara: �purificatevi!�, �rinunciate al vostro orgoglio e inginocchiatevi davanti a Mio Figlio�. �Suo Figlio� sono i Sacerdoti, ai quali Ges� Risorto in Persona ha concesso l�autorit� di rimettere i peccati (vedi Giovanni 20,22). Quante volte Maria ci ha ripetuto: �quando vi benedicono i Sacerdoti vi benedice mio Figlio�? E allora, perch� ostinarsi a non accettare la loro autorit�? Disse Dio Padre a Santa Caterina da Siena: � Qualunque riverenza usate ai miei ministri, non � loro ma � Mia, cos� pure l�irriverenza�perch� offendendo loro offendete Me, non loro� (Dialogo della Divina Provvidenza, cap. 116). Basta uno sforzo di volont� per iniziare il cammino di perfezione, che porta alla Salvezza definitiva. Ges� ha scelto per noi questa via che Lui stesso ha percorso. Avrebbe potuto trionfare con la forza e invece ha preferito l�umilt�, facendosi tanto piccolo da nascere bambino. Con una preghiera fervorosa e costante al Cuore Immacolato di Maria, impareremo anche noi la vera umilt� e la strada per il Paradiso diverr� per noi sicura, illuminata da Ges�, �luce del mondo� (Giovanni 8, 12) che ci ricolmer� di favori celesti. Persino la sofferenza, dapprima accettata con pazienza, sar� motivo di gioia. Il nostro nulla, il nostro vuoto interiore non avr� pi� bisogno di riempirsi delle cose vane del mondo, perch� avr� fatto di Dio la sua ancora di salvezza, della Madre di Dio la sua guida e della virt� il suo �pane quotidiano�. 

        

 

       

    

La gioia del Signore � la nostra forza!