VIVETE NELLA GIOIA!

  

SEGUITEMI CON GIOIA!

  

    

2-25 DICEMBRE 2008

      

commento di Pamela Salvatori

     

 

  

 

Messaggio del 2 Dicembre 2008 dato dalla Madonna alla veggente di Medjugorje Mirjana Dragicevic-Soldo
  

�Cari figli! In questo santo tempo di gioiosa attesa Dio ha scelto voi piccoli per realizzare i suoi grandi progetti. Figli miei, siate umili. Attraverso la vostra umilt� Dio con la sua sapienza delle vostre anime far� una dimora scelta. La illuminerete con le buone opere e cos� con cuore aperto attenderete la nascita di mio Figlio in tutto il suo amore generoso. Vi ringrazio, cari figli�.

 

Messaggio del 25 dicembre 2008 dato alla veggente Marija Pavlovic- Lunetti

 

�Cari figli, correte, lavorate, raccogliete, ma senza benedizione. Voi non pregate! Oggi vi invito a fermarvi davanti al presepe e a meditare su Ges� che anche oggi vi do, affinch� vi benedica e vi aiuti a comprendere che senza di lui non avete futuro. Perci�, figlioli, abbandonate le vostre vite nelle mani di Ges�, affinch� Lui vi guidi e vi protegga da ogni male. Grazie per aver risposto alla mia chiamata�.

 

Messaggio del 25 dicembre 2008 dato al veggente Jakov Dragicevic

 

�Cari figli, oggi vi invito in modo speciale a pregare per la pace. Senza Dio non potete avere la pace, n� vivere in pace. Per questo, figlioli, oggi, in questo giorno di grazia, aprite i vostri cuori al Re della Pace, affinch� nasca in voi e vi doni la sua pace. Che voi siate portatori della pace in questo mondo inquieto. Grazie per aver risposto alla mia chiamata�. 

 

     

� il nostro cuore la culla dove Ges� viene a nascere. Ognuno di noi � una dimora scelta da Dio per deporre il Piccolo Ges� donato al mondo attraverso Maria. Se nell�attesa gioiosa del Natale ci preparassimo con la preghiera alla venuta del Salvatore, diverremmo umili e fiduciosi come piace a Dio, che vuole servirsi di noi, piccoli, per realizzare �i suoi grandi progetti� (msg 2/12/08). Ges� Bambino � il modello della nostra vita: Dio predilige la piccolezza, la povert�, l�umilt� sincera di ogni cuore, per rivelare la Sua grandezza e far conoscere la Sua Misericordia. Il Signore ha bisogno della nostra povert� e debolezza, della nostra totale sottomissione per compiere in noi e, attraverso di noi, nel mondo, cose grandi. Ha potuto realizzare in Maria i Suoi disegni e l�ha colmata di grazie e l�ha resa Madre e Regina, perch� nella sua profonda umilt� Maria si � fatta piccola, permettendo al Signore di avvicinarsi a Lei, persino di Incarnarsi nel suo seno. Cos� Maria viene ad esortare i suoi figli all�umilt� perch� possano anch�essi provare la gioia di accogliere Ges� nella loro vita, nel loro cuore e nella loro anima. Tuttavia, troppe volte noi non siamo capaci di preparare per il piccolo Ges� una culla calda e silenziosa, n� di adorarLo come � giusto che si adori Dio. Non c�� posto nel nostro cuore per il Signore. Maria bussa dolcemente alla porta chiedendo di entrare, ma noi, troppo presi dalle cose del mondo, dagli affanni, dalle preoccupazioni, da interessi inutili destinati a passare, neppure le prestiamo attenzione. Cos� la Santa Famiglia non pu� trovare ospitalit� se non in una gelida grotta, tra le bestie, senza consolazioni, senza alcun tipo di comodit�.

 

Al momento della Sua venuta, Ges� non trova il calore degli uomini ad attenderLo, perch� nessuno, oltre a Maria e Giuseppe, ha saputo prepararsi ad accoglierlo. La natura per prima loda quel Dio che le creature pi� amate hanno respinto: gli astri del cielo si muovono verso la grotta di Betlemme per rendere omaggio al Creatore fattosi creatura per amore. La pace regna nella mangiatoia, il cielo canta a Dio la sua lode e gli angeli annunciano al mondo la nascita del Salvatore. Ges� viene a restituirci un futuro radioso, costato a Lui la Sua stessa vita, donata liberamente per quell�amore ardente che non conosce limiti. Maria, tra le sue braccia, accoglie il Bambino per presentarlo al mondo intero: sul suo esempio ogni cuore si apra alla venuta del Signore e ogni lingua proclami �gloria a Dio nel pi� alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama� (Lc 2,14). Vive la gioia del Natale del Signore soltanto colui che veglia nella notte e nella preghiera apre a Dio il cuore con fiducia. Senza lasciarsi distrarre dalle molte occupazioni, ma mantenendo costante il silenzio interiore, la preghiera del cuore che dialoga con Dio. Il cuore si apre nella preghiera, nella meditazione delle realt� celesti, nel pentimento dei peccati commessi, nell�umilt�. Uno spirito umile, infatti, sa riconoscere la presenza di Dio, la Sua voce come amica e sa abbandonarsi a Lui con fiducia. Non comprende la gioia del Natale chi non si sforza di tenere la mente rivolta a Dio; chi non indirizza a Dio suppliche e preghiere, chi sentendoLo lontano, non crede che in realt� Egli � vicino e vuole essere stretto al cuore come un tenero Bambino. Al contrario, non ha bisogno di nulla colui che ha Ges� nel cuore, perch� quel Bambino � tutto quanto di pi� grande Dio possa donargli. Ges� � la Pace , la Gioia , la Vita Eterna , la Salvezza di ogni uomo chiamato alla santit�. 

 

Vivere senza Dio � morire gi� in questo mondo, significa escludersi dalla Misericordia che salva, rinunciare per sempre a godere di quell�amore tenero e premuroso che allontana ogni male. Chi non ha Dio non riesce a dare il giusto valore a ogni cosa, non sa interpretare i segni della Sua presenza in mezzo a noi, non pu� rispondere ai richiami incessanti della Madre che desidera porre il Figlio nel cuore di ogni uomo, per donargli finalmente quella felicit� che va cercando inutilmente nel mondo. Qualunque opera buona compia l�uomo senza Dio non sar� mai di conforto al Cuore del Bambino e della Madre, perch� compiuta senza la benedizione del Signore. � benedetto ogni lavoro, ogni occupazione e ogni frutto di colui che vive nella grazia di Dio, che fa di tutto per non offenderLo, che pur di non rinnegarLo � disposto a rinunciare a tutto. La grazia � la vita per l�autentico figlio di Dio, che riconosce in Maria Sua Madre, in Ges� l�unico vero Amico e Fratello e nel Padre suo Padre. La Santa Famiglia riflette l�immagine dell�amore trinitario: a noi che non sappiamo penetrare i misteri di Dio, il Signore ha concesso di contemplare l�immagine viva e presente dell�amore, affinch� davanti al Presepe ci innamorassimo di Lui, commuovendoci di fronte alla rivelazione della Sua Misericordia, professandoci indegni di un dono tanto grande, e colpevoli di averlo infinite volte rifiutato, di averlo allontanato, e di non aver concesso a Maria il conforto di una piccola e accogliente dimora dove deporre il Bambino appena nato. �Voi non pregate!�, cos� la venuta del Salvatore ci coglie impreparati, incapaci di prenderLo in casa nostra. Non abbiamo ancora capito che senza di Lui non c�� futuro, n� speranza, n� felicit�, n� pace, e tutto quello che facciamo finisce nel vuoto, invece di essere per noi motivo di salvezza diviene strumento della nostra stessa condanna. Solo un cuore puro, purificato dalla preghiera, dalla fedelt� ai Sacramenti, nel rispetto di tutti i Dieci Comandamenti, si prepara a ricevere la ricompensa eterna della grazia, ad accogliere Ges� che viene a nascere per liberarlo dai lacci del demonio e del mondo che lo stringono fino a farlo morire. Solo un cuore sereno si dispone a compiere opere che hanno valore agli occhi di Dio, perch� lavate nel sangue del Redentore, accompagnate dalla grazia. Colui che ama e prega si prepara, dunque, a godere del grande dono della vita che gli � stata donata nella pace e nella libert�. Guardando a Ges� Bambino impariamo ad amare la povert�, il silenzio, a prediligere tutto quello che � piccolo e disprezzato, perch� � ci� che pi� piace a Dio.

 

Proposito: meditare sul mistero della nascita di Ges�.

 

 

            

    

La gioia del Signore � la nostra forza!