25
AGOSTO 2009
commento
di
Pamela Salvatori
Messaggio
del 25 Agosto 2009 dato dalla Madonna alla veggente di
Medjugorje Marija Pavlovic- Lunetti
"Cari
figli, oggi vi invito di nuovo alla conversione. Figlioli, non siete
abbastanza santi e non irradiate santit� agli altri, perci�
pregate, pregate, pregate e lavorate sulla conversione personale
affinch� siate segno dell�amore di Dio per gli altri. Io sono con
voi e vi guido verso l�eternit� alla quale deve anelare ogni
cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
Il
fine della vita � la santit�. Non ha alcun senso vivere gli anni
della propria esistenza sulla terra senza avere lo sguardo fisso
all�unica meta. Qualsiasi altro fine che l�uomo possa porsi �
vanit� e illusione, destinato a cadere nel nulla, perch� tutto
passa, la vita giunge a termine, le ricchezze e i beni materiali si
perdono, ma l�anima vive in eterno e alla morte del corpo, porta
con s� i suoi tesori spirituali: i frutti del suo amore, la carit�,
la pace, tutto quanto nella vita terrena ha accumulato di buono per
la vita eterna, e per tutto questo ricever� una ricompensa che
durer� per sempre. Lo sguardo dell�uomo che si rivolge
esclusivamente alle cose della terra � uno sguardo che gradualmente
si chiude alla luce, che tende sempre pi� all�egoismo di una vita
di tenebra, vissuta senza speranza nella gloria futura, consumata
giorno dopo giorno tra fatiche e sofferenze, tra affanni e
preoccupazioni, che non portano a nulla di buono e santo, ma che
appesantiscono il peso di questa vita fino a renderla
insopportabile. Diversa � invece la vita di colui che rivolge lo
sguardo al Cielo. Contemplando la bellezza dell�eternit�,
meditando sulla felice sorte del giusto, vive nel mondo senza
esserne schiavo. Usa delle ricchezze materiali senza attaccare il
cuore ad esse: se aumentano le sue propriet� sulla terra, ringrazia
Dio che dona in abbondanza, se invece impoveriscono, non dispera,
perch� confida fermamente nella Provvidenza divina. E vivendo in
questo modo non resta mai deluso. La disperazione non sa cosa sia,
alimentando egli la fiamma della fede e della speranza con l�amore
di Dio. Pregando sempre, senza stancarsi, giunge a godere della
felicit� eterna, ad occupare quel posto che il Signore ha preparato
per ogni uomo che compia la Sua Volont� in questa vita
terrena.
Anche
l�uomo che vive per Dio, che orienta la sua vita al fine ultimo
della santit�, soffre ed � provato nel crogiuolo del dolore per
tutta la durata della sua esistenza. Nessuno sfugge alla sofferenza
e al dolore, nessuno � esente dalla tentazione e dalla prova finch�
� in vita, ma, mentre l�uomo senza Dio si sente schiacciato dal
dolore, lo rifiuta, lo condanna, cerca di mettere fine alla
sofferenza con soluzioni umane e, a volte, persino immorali e
dannose, l�uomo di Dio, con pazienza si dispone a patire, soffre,
e mentre soffre prega, loda, ringrazia Dio, e vive in pace anche nel
dolore. Guarda alle sofferenze di Ges�, le paragona alle sue, e
comprende che sono un nulla al confronto, cos� serenamente le
accetta, combatte contro la tentazione dello scoraggiamento e
riporta vittoria. Egli non cerca la sofferenza, ma sa che nessuno pu�
sfuggire ad essa, cos� si prepara con la preghiera del cuore a
sopportarla per amore di Dio. Anche lui cerca soluzioni al dolore,
ma con la consapevolezza serena che ogni male viene dal peccato e
non si potr� eliminare del tutto il dolore da questo mondo finch�
ci sar� anche un solo uomo che pecca. Egli sa che il peccato di uno
si riversa su tutti, essendo tutti gli uomini membra di un unico
Corpo, di cui Cristo � il Capo, legati misteriosamente gli uni agli
altri da vincoli spirituali. Pertanto dispone il suo spirito ad
accogliere con pazienza e gioia il patire, come ha fatto Ges�, per
la remissione dei peccati. Dunque, l�unica via di salvezza � la
vita in grazia. L�unica soluzione a tutti i mali e strada per la
felicit� sono i Comandamenti del Signore, comandamenti
d�amore.
La
santit� � il fine della vita, che si raggiunge solo con l�amore.
Maria ci parla di santit�, Ges� ci raccomanda di essere santi come
santo � il Padre nostro. Un ideale altissimo, quello proposto,
possibile da realizzare con l�aiuto di Dio. �Non siete
abbastanza santi�, e prova di questo sta nel fatto che �non
irradiate santit� agli altri�. Infatti, chi si sforza sulla via
della perfezione, sulla strada dell�ubbidienza e della
sottomissione a Dio, riconoscendolo come Unico Tutto e Onnipotente,
diventa santo e attorno a s� irradia santit�, comunicando agli
altri il calore e la luce di quello Spirito Santo che in lui dimora
stabilmente. E con lo Spirito di Dio giunge anche la grazia della
conversione fino al cuore degli altri uomini. Ancora una volta siamo
chiamati a divenire canali di grazia. A convertire noi stessi per
convertire gli altri. A pregare, pregare, pregare, per cambiare le
cattive disposizioni del nostro cuore. Perch� una volta che il
nostro cuore sar� aperto a ricevere la visita del Signore, anche la
nostra vita inizier� ad essere santa e, perseverando in questo
stato di grazia con lo sforzo della volont� e con il sostegno della
grazia, compiremo la nostra missione: che � quella di diventare
santi e indicare agli altri la strada per la santit�, con
l�esempio della propria vita. Dunque lavoriamo per la conversione
personale affinch� siamo segno dell�amore di Dio per gli altri.
Proposito:
Proporsi di partecipare alla S. Messa nei giorni di festa e di
confessare al pi� presto i peccati mortali, per poter ricevere la
S. Eucaristia.
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