2
NOVEMBRE 2009
commento
di
Pamela Salvatori
Messaggio del 2 novembre 2009 dato
dalla Madonna alla veggente Mirjana
�Cari
figli! Anche oggi sono in mezzo a voi per mostrarvi la strada che vi
aiuter� a conoscere l�amore di Dio, l�amore di Dio che ha
permesso che Lo chiamiate e Lo sentiate Padre. Chiedo a voi di
guardare sinceramente nei vostri cuori e vedere quanto voi Lo amate.
Lui � l�ultimo ad essere amato? Circondati dai beni, quante volte
Lo avete tradito, rinnegato, dimenticato. Figli miei, non
ingannatevi con i beni terreni. Pensate all�anima, perch� essa �
pi� importante del corpo, purificatela. Invocate il Padre, Lui vi
aspetta, tornate a Lui. Io sono con voi perch� Lui nella sua grazia
mi manda. Vi ringrazio�.
Non ingannatevi con i beni terreni! Pensate
all�anima! L�anima � pi� importante del corpo, perch� �
destinata a vivere eternamente con Dio. Eppure quante volte per un
vile guadagno si rinnega il Signore! Quante volte si cerca la
vendetta! Quante volte si agisce con astuzia verso il prossimo!
Tutto questo non � amore, non � fede, non � agire cristiano!
Quante volte si fa del corpo un idolo, ci si preoccupa della sua
salute, della sua bellezza, dell�apparenza, mentre si dimentica la
salute, la bellezza, la grandezza dell�anima! Tutto questo �
idolatria e menzogna, � un condannarsi all�Inferno, dimenticando
cos�� realmente la persona umana, dimenticando la dignit� della
persona umana, creata a immagine di Dio e somigliante a Lui, che
porta inscritto nel suo cuore il sigillo del Santissima Trinit�. Ci
si dimentica di essere anime destinate al Paradiso, alla felicit�
eterna, a cui viene donato un corpo per rispettarlo, curarlo, amarlo
ma non per adorarlo! L�anima � pi� importante del corpo e
pertanto va purificata, liberata da ogni ipocrisia, da ogni macchia
di peccato, con la Confessione, il pentimento, la dura lotta contro
le bestie infernali della tentazione. E che l�anima sia una realt�
presente nella persona umana lo dimostra la tendenza stessa
dell�uomo all�infinito, a ci� che � eterno, perfetto,
immortale. In s� ogni uomo porta il segno della presenza di Dio che
pu� riconoscere facilmente guardando alle sue aspirazioni, che sono
sempre desideri volti a un bene maggiore, alla pace, a un amore che
non ha fine. Se l�uomo fosse solo il suo corpo non potrebbe
contenere in s� l�idea di Dio, non riuscirebbe a porsi domande
sull�infinito, essendo lui stesso soltanto materia finita e
mortale. Proprio questa tensione verso l�assoluto, verso la
Bellezza, quindi verso Dio, dimostra che l�uomo � ben altro che
il suo misero corpo, � molto di pi�, qualcosa di pi� grande, �
immagine di Dio, Suo figlio e persino Suo erede.
Chiamato ad ereditare con Cristo il Regno dei
Cieli, l�uomo non pu� rimanere attaccato alle cose della terra,
deve alzare lo sguardo e chiedersi cosa conta veramente nella vita:
se accumulare ricchezze in terra, beni tutti che la morte costringer�
a lasciare sulla terra, oppure accumulare tesori in cielo, dove la
ruggine non consuma e i ladri non rubano (vedi Mt 6,20), tesori che
la morte restituir� intatti e moltiplicati. I beni terreni quando
diventano motivo di affanno e di eccessiva preoccupazione sono
pericolosi e, sebbene anche essi siano dono di Dio che provvede
anche ai bisogni del nostro corpo, � bene non attaccarvi il cuore,
perch� sono destinati a passare, sotto l�egemonia del tempo e
della corruzione. Anche il corpo passer�, con la morte torner� ad
essere polvere, mentre l�anima continuer� a vivere. I corpi alla
fine risorgeranno e anch�essi entreranno nella vita eterna, ma il
destino eterno dell�uomo � l�anima che lo sceglie. Non sar� la
bellezza del corpo ad aprire all�uomo le porte del Paradiso, ma la
bellezza dell�anima, la sua purezza, il suo candore. E il suo
destino eterno l�uomo lo decide mentre vive su questa terra. La
vita � un�occasione unica, che non si ripeter� mai pi�, per
questo va vissuta fino in fondo con consapevolezza. Anche nel dolore
bisogna rendere grazie al Signore, che tutto dispone per la salvezza
eterna di colui che ama da sempre, che gi� prima di esistere era
nel Suo pensiero. La vita prepara l�uomo all�eternit�
dell�incontro con Dio. Al momento della morte l�anima viene
immediatamente giudicata e da quello stesso istante non ci sar� pi�
possibilit� di pentimento. Al quel punto il destino � segnato e
chi andr� all�inferno ci andr� consapevolmente, sapendo che �
stato lui a volerlo, rinnegando e offendendo Dio gi� su questa
terra. Questo � tempo di grazia per noi. Questo � il momento di
tornare a Dio con tutto il cuore. Di rinascere nel pentimento e di
svegliarsi dal sonno profondo in cui siamo caduti, per riprendere in
mano le sorti eterne della propria anima. Il Vangelo ci insegna
la Via da seguire, la Madonna ci richiama ogni volta a riprendere
questa strada che abbiamo deviato del tutto. Ci invita
all�esame di coscienza. Non possiamo continuare a offendere il
Signore per i nostri capricci.
Non possiamo ancora cercare compromessi con il
male: con il male non si discute, solo si combatte e si vince. Le
armi per la vittoria le conosciamo: sacramenti e preghiera, Parola
di Dio, digiuno e penitenza. Con la Croce nella destra e il Rosario
nella sinistra vinceremo il nemico delle tenebre, distruggeremo
tutto il male che � in noi e che ci ostacola nel cammino verso il
Padre. Cos� purificheremo la nostra anima e saremo degni della
ricompensa eterna. Se non vogliamo combattere, neppure riceveremo la
corona di gloria, non entreremo nel Regno dei Cieli, ma per noi si
aprir� l�Inferno, la dannazione senza fine, perch� chi rifiuta
il privilegio di essere figlio di Dio diventa, inevitabilmente,
figlio del diavolo e, quindi, anche suo erede. Impariamo ad
accettare la sofferenza, serviamocene per la nostra salvezza, uniti
a Maria combattiamo la buona battaglia della fede. Puntiamo in
alto, senza alcuna paura! Non cediamo alla stanchezza, perch� solo
�chi perseverer� fino alla fine sar� salvo�. Cambiamo la
nostra vita, cambiamo le relazioni tra di noi, allontaniamo
l�invidia, l�interesse, la presunzione di superare gli altri in
potere e bravura. Costruiamo rapporti di pace, di amore sincero, di
rispetto per la vita in tutte le stagioni della sua esistenza. Non
giudichiamo pi�, non offendiamo, non vendichiamo i torti subiti.
Non potremo essere perdonati dal Signore se anche noi non
perdoneremo agli altri di cuore. Nessuno si illuda di potersi
salvare senza vivere in grazia di Dio! Nessuno aspetti l�ultimo
istante per convertirsi, perch� dopo una vita vissuta in peccato
mortale il cuore non riuscir� a compiere un atto di fede nella
misericordia del Signore nel momento estremo dell�agonia, perch�
il diavolo facilmente prevarr� su colui che � stato suo schiavo
per tutta la vita. Non continuiamo a dire di credere in Dio, quando
lo releghiamo all�ultimo posto nella nostra vita. Non continuiamo
a dire di avere fede, se ci ostiniamo a vivere in peccato mortale,
lontano dai sacramenti. Dimostriamo nei fatti la nostra fede e
saremo sempre pronti a rendere ragione della speranza che ci d�
forza. Saremo esempio e modello come Ges� ci ha insegnato. Figli di
Dio nei fatti e nelle opere non pi� solo a parole.
Riconosciamo il Signore degno di ogni onore e
gloria, solo Lui adoriamo e restituiamo a Lui la potenza e
l�onore. Non siamo noi dio e non potremo mai esserlo: siamo solo
creature, capaci di Dio per sua grazia, ma un nulla al Suo
confronto. Torniamo all�umilt�, impegniamoci a fondo nella carit�,
gareggiamo nello stimarci a vicenda, come ci esorta l�apostolo
Paolo (vedi Rm 12,5-16). Torniamo a Dio con cuore pentito,
riconosciamo tutti i nostri errori e tradimenti. Umiliamoci di
fronte alla Maest� divina e accettiamo la nostra condizione di
creature, senza pretendere di prendere il posto di Dio, senza
illuderci di poterci salvare con le sole nostre forze, perch� senza
la grazia non possiamo fare nulla di buono, n� per noi, n� per gli
altri. Non perdiamo pi� tempo dietro ai falsi maestri e falsi
profeti, torniamo a Dio, lui � l�unico Maestro, da Lui tutta la
Verit�, affidata da Ges� alla Chiesa Madre, guidata dallo Spirito
Santo per condurre l�umanit� alla conoscenza della verit� tutta
intera. Non c�� salvezza lontano dalla Verit�, nessuno pu�
salvarsi senza essere lavato nel sangue di Ges� Cristo, nostro
Redentore. Torniamo al Padre, Lui ci ama e aspetta che anche noi lo
amiamo.
Proposito: meditare a lungo il
messaggio della Regina della Pace e metterlo in pratica.
Maria vuole insegnarci uno stile di vita
in cui Dio viene riconosciuto come centro
della realt� e della nostra vita personale
(Benedetto
XVI)
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