VIVETE NELLA GIOIA!

  

SEGUITEMI CON GIOIA!

  

    

2-25 FEBBRAIO 2009

      

commento di Pamela Salvatori

        

 

      

Messaggio del 2 Febbraio 2009 dato dalla Madonna alla veggente di Medjugorje Mirjana Dragicevic- Soldo 

�Cari figli, oggi con cuore materno desidero ricordarvi, cio� avvertirvi dell�immenso amore di Dio e della pazienza che scaturisce da esso. Il vostro Padre mi manda e aspetta. Aspetta i vostri cuori aperti pronti per le sue opere. Aspetta i vostri cuori uniti nell�amore cristiano e nella misericordia nello spirito di mio Figlio. Non perdete tempo, figli, perch�
non ne siete padroni. Vi ringrazio."
  

  
Messaggio del 25 Febbraio 2009
dato alla veggente Marjia Pavlovic- Lunetti

"Cari figli, in questo tempo di rinuncia, preghiera e penitenza vi invito di nuovo: andate a confessare i vostri peccati affinch� la grazia possa aprire i vostri cuori e permettete che essa vi cambi. Convertitevi, figlioli, apritevi a Dio e al suo piano per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".


�Convertitevi e credete al Vangelo� (Mc 1,15), �andate a confessare i vostri peccati� perch� la grazia di Dio entri nei vostri cuori e li converta. Colui che confessa le proprie colpe, sinceramente pentito dei peccati che ha commesso, apre il suo cuore alla Misericordia di Dio e al Suo Perdono. Permettendo al Signore di dimorare in lui con il Suo Santo Spirito, ha in s� la vita, la gioia e la pace. � qui che inizia la vera conversione, dalla vita vissuta in grazia. Il sacramento della Confessione � il primo passo verso la vera libert�. Con la serenit� nel cuore, chi si pente dei propri errori e se ne accusa davanti ai sacerdoti scelti dal Signore per rimettere i peccati (vedi Gv 20,23), lascia che il soffio dello Spirito Santo attraversi la sua anima, portando con s� sollievo, conforto e pace. Sono i frutti della grazia che rendono il cuore umano capace di amare, che lo dispongono ad accogliere l�Amore di Dio per donarlo al prossimo. La vita cambia, perch� cambia il modo di giudicare le cose e le persone, e l�occhio della fede, finalmente libero di guardare oltre le apparenze, scopre una vita rinnovata, piena di senso, meritevole di essere vissuta fino all�ultimo, perch� sempre ricca di novit�, di bellezza e di autenticit�; una vita che sebbene attraversata da dolori e fatiche, paure e incomprensioni, non manca dell�amore di Dio, che d� coraggio in ogni scelta e forza in ogni debolezza. 

 

Per giungere a un pentimento sincero di tutti i peccati � necessaria la preghiera che, come l�aria, da respiro all�anima, ma non solo. Maria da molti anni e in molte occasioni ha raccomandato vivamente la pratica del digiuno. Il digiuno, cos� come ogni genere di rinuncia, di penitenza e mortificazione, fa s� che colui che con il cuore vi si applica impari a conoscere se stesso, le proprie inclinazioni al male, le sue tendenze peccaminose, i suoi difetti e debolezze, per iniziare a combatterle con l�aiuto del Signore e uscirne cos� vittorioso e purificato. Non � un caso, infatti, che molti abbiano raggiunto i livelli pi� alti della santit�, proprio digiunando e pregando, privandosi persino del necessario per donarlo ai pi� poveri, in espiazione delle proprie colpe e per offrire riparazione al Cuore di Cristo. Lo stesso Ges�, che non aveva certo bisogno di purificazione, non essendoci in Lui alcun peccato, ci ha dato l�esempio, digiunando nel deserto quaranta giorni, per prepararsi allo scontro con il tentatore e alla grande missione che Lo aspettava. Privarsi del cibo in alcuni giorni e di tutto quello che allontana la mente e il cuore dal Signore, come i pensieri inutili, le troppe occupazioni, gli svaghi eccessivi, aiuta la persona a rafforzarsi interiormente, per poter comprendere cosa sia veramente necessario e cosa invece superfluo e ricercare durante la giornata soltanto quello che � davvero essenziale. Il digiuno inoltre � un mezzo efficacissimo per vincere il demonio e ogni genere di tentazione (vedi anche Mt 17,21). Si attua cos� l�esortazione di Ges� alla vigilanza: �Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione� la carne � debole� (Mt 26,41). Colui che allena il suo corpo e la sua mente alla rinuncia e alla giusta penitenza, cresce in umilt�, in fortezza e prende a dominare se stesso e le proprie debolezze con un vigore nuovo, che non pensava neppure di avere, perch� la forza dello Spirito di Dio dimora in lui. Ma la penitenza � anche il mezzo per comprendere e accettare i propri limiti, senza pretendere di superarli. 

 

Riconoscersi deboli, incapaci di tutto, poco abili a compiere il bene, avvicina a Dio, perch� porta a ricercare solo in Lui la forza, la speranza e soprattutto il Perdono. Ecco allora che la Confessione dei propri peccati diviene una necessit� ogni qualvolta si cade nell�errore, per recuperare quel rapporto di intima comunione con il Signore da cui proviene tutto il nostro bene. Si comprende che senza di Lui non possiamo far nulla di buono, che senza il Suo amorevole intervento tutto � perduto per noi, perch� siamo realmente nulla davanti a Dio. Cos� si ricorre alla penitenza per espiare l�offesa arrecata al Signore e recuperare in pieno la Sua grazia. Inoltre, la penitenza associata alla preghiera porta all�umilt� del cuore, alla piena e responsabile conoscenza di se stessi, che � sempre una consapevolezza serena, fiduciosa, perch� vede in Dio una roccia stabile e duratura sulla quale costruire la propria vita senza temere che le tempeste del male possano distruggerla (vedi Mt 7, 24-25). Quando si accetta la propria piccolezza e si entra in confidenza filiale con il Signore, attraverso la preghiera e i sacramenti, l�elemosina e la carit�, si avverte con certezza una presenza costante accanto a s� in ogni momento, si sente di essere amati in modo unico e cos� forte che non c�� pi� spazio per il dubbio o l�incertezza. Anche nel male si riconosce il dito di Dio che permette tutto per un fine pi� alto, perch� ci ama e desidera ardentemente la nostra santificazione, per ritrovarci un giorno insieme con Lui a godere di una gloria eterna.

Proposito: Rispettare i giorni di penitenza e di digiuno durante la Quaresima. Confessarsi prima della Pasqua. 


I cinque precetti della Chiesa
:

1- Partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate.
2- Rispettare i tempi e i giorni di penitenza.
3- Confessarsi almeno una volta all�anno e comunicarsi almeno a Pasqua.
4- Sovvenire alle necessit� materiali della Chiesa, ciascuno in base alle proprie possibilit�.
5- Non celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti.

Dal Vangelo di San Luca 4, 1-13
(vedi anche Matteo 4, 1-11; Marco 1, 12-13)


Ges�, pieno di Spirito Santo� fu condotto dallo Spirito nel deserto, dove per quaranta giorni fu tentato dal diavolo: non mangi� nulla in quei giorni ma quando furono terminati ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: �Se tu sei il Figlio di Dio, d� a questa pietra che diventi pane�. Ges� gli rispose: �Sta scritto: non di solo pane vivr� l�uomo�. Il diavolo lo condusse in alto e mostrandogli in un istante tutti i regni della terra gli disse: �Ti dar� tutta questa potenza e la gloria di questi regni� se ti prostri davanti a me, tutto sar� tuo�. Ges� rispose: �Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai e lui solo adorerai�. Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: �Se tu sei il Figlio di Dio buttati gi�, sta scritto infatti: �Ai suoi angeli dar� ordine�perch� ti custodiscano�essi ti sosterranno con le loro mani��. Ges� gli rispose. �E� stato detto: non tenterai il Signore Dio tuo�. Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontan� da lui per ritornare al tempo stabilito.

  

      

 

       

    

La gioia del Signore � la nostra forza!