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2 APRILE 2010

    

commento di Pamela Salvatori

   

 

 

 

Messaggio del 2 aprile 2010 a Mirjana

 

"Cari figli, oggi vi benedico in modo particolare e prego perch� torniate sulla strada giusta a mio Figlio, al vostro Salvatore, al vostro Redentore, a Colui che vi ha dato la vita eterna. Pensate a tutto ci� che � umano, a tutto ci� che non vi permette di seguire mio Figlio, alla transitoriet�, all'imperfezione e alla limitatezza e poi pensate a mio Figlio, alla sua immensit� divina. Con l'abbandono e la preghiera nobilitate il vostro corpo e perfezionate l'anima. Siate pronti, figli miei. Vi ringrazio!"

 

 

Siamo sempre troppo impegnati a soddisfare le esigenze del nostro corpo, al punto da perdere spesso di vista le necessit� dell�anima e dello spirito, che sono fonte di vita per l�uomo. Un corpo senza anima, infatti, non pu� sussistere: se l�anima � malata, sofferente, perch� trascurata, persino dimenticata, anche tutto il corpo ne risente e lentamente va in rovina. La rovina dell�uomo non � la vecchiaia, n� la malattia, n� la deformit� fisica, bens� la poca salute dell�anima, la tenebra interiore nella quale si costringe l�anima a perire. Questo conduce alla vera morte, quella eterna, dalla quale non pu� esserci resurrezione di gloria. La Madonna, attualizzando una volta ancora la Parola di Ges� nel Vangelo, ci esorta da Madre attenta qual �, a non perdere di vista ci� che davvero conta per l�uomo: l�eternit�, alla quale siamo chiamati per godere della visione beatifica di Dio. La vita sulla terra � passeggera, ha la durata di un soffio e chi � avanti in et� facilmente guardando indietro constata quanto inesorabile sia il tempo che passa. Eppure in questa breve vita ogni uomo decide del suo destino eterno. E� insensato trascurare l�eternit� per godere dei piaceri terreni, che necessariamente finiranno tra breve. Nel giro di settanta o ottanta anni, ma a volte anche meno, ogni persona � chiamata a fare delle scelte importantissime, a prendere decisioni personali, serie e responsabili, delle quali risponder� al momento della sua morte. Va all�inferno chi ci vuole andare. Chi mangia e beve la sua condanna in questo mondo, con il peccato mortale mai confessato, con il sacrilegio, con l�odio, si condanna con le sue stesse opere alla dannazione eterna. Ma colui che riconosce la precariet� della vita, che si rialza dopo il peccato, si pente, lo confessa, si umilia davanti al Signore e si sforza di rispettare tutti i Comandamenti, vivr� in eterno e vedr� il volto di Dio. In questo consiste la santit�: nel riconoscersi deboli e accettarsi tali, senza sentirsi migliori degli altri n� pretendere di riuscire nella vita con le sole proprie forze, ma abbandonandosi fiduciosi nella mani del Padre che per mezzo di Ges� dona il Suo Spirito senza misura a chi glielo domanda con sincerit�. Maria vuole insegnarci a guardare dentro di noi con gli occhi di Dio. Cosa siamo noi davanti a Dio? Cosa siamo al Suo confronto? Creati a Sua �immagine e somiglianza� nei tratti dello spirito, abbiamo in noi una scintilla di immortalit� in cui risiede un tesoro inesauribile, perch� l� � presente Dio con il suo soffio divino che da la vita a tutta la persona. Ma se lo spirito anela all�infinito, al perfetto, all�assoluto, fa parte di noi anche un corpo mortale, che viene dalla terra, portando in s� tutte le caratteristiche della materia, quali la precariet�, la fragilit�, i mutamenti, i limiti, i difetti, le imperfezioni e tanto altro. Tuttavia anche il corpo � un grande dono, che va conservato e curato secondo i suoi bisogni, pur senza cadere negli eccessi. Colpisce la semplicit� con cui Maria ci indica la strada per l'umilt�. Si tratta di un esercizio concreto da fare: pensare alla propria debolezza e poi alla grandezza di Dio. E� proprio guardando ai nostri limiti e difetti che comprendiamo meglio chi siamo. Ma anche in questo esercizio dobbiamo essere onesti, altrimenti non servirebbe. Siamo pi� deboli di quanto immaginiamo. Tuttavia la conoscenza di se stessi alla luce di Dio non rattrista ma edifica, rafforza, conferma le parole di Ges�: �senza di me non potete fare nulla�, d� senso a queste parole, aiuta a penetrarle nel profondo e aiuta anche a comprendere quanto fosse necessario che Dio stesso espiasse per noi il nostro peccato... cosa avremmo potuto fare noi per meritarci il Paradiso? Proprio niente, non illudiamoci! E Lui � venuto a noi sapendo che siamo un nulla... che amore il Suo! E' una ricchezza la nostra miseria se questo significa attirare a s� TANTO INEFFABILE AMORE! Siamo nulla e Dio ci ama! Nel nostro niente sta la grandezza di figli di Dio! Ges� � morto per noi ed � risorto perch� anche noi risorgessimo con Lui! Abbiamo davanti l'eternit�, dove ci ritroveremo tutti a gioire, ogni sacrificio vale la pena sopportare con letizia, perch� la nostra meta � la gloria di Dio!!!! Ma sia chiaro che se non si coltiva un rapporto personale con Dio, nella preghiera e nella vita in grazia, tutto cade in rovina, perch� con il peccato mortale noi consegniamo di nuovo la nostra vita nelle mani del demonio e rendiamo vani i meriti che Cristo ha acquistato per noi con il Suo Preziosissimo Sangue. La pretesa, tanto antica quanto attuale, che l�uomo possa salvarsi con le sue sole forze e con i suoi �poteri�, servendosi dell� �energia cosmica�, o umana, o diabolica, sono illusioni pericolose, che trascinano molti nell�abisso eterno e nell�infelicit� senza fine. Come ci esorta Maria, guardiamo a noi stessi, pensiamo a tutto ci� che � umano, fatto di materia, transitoriet�, imperfezione, limitatezza, pensiamo al peccato, alla nostra fragilit�, perch� non c�� giorno in cui non cadiamo in qualche errore e traiamo da questa riflessione le giuste e sincere conclusioni: conosceremo la verit� sull�uomo! Con Dio, per�, tutto cambia. Meditiamo anche sulla grandezza del Figlio di Dio che viene a rivelarci il volto del Padre. Lasciamoci stupire e trafiggere il cuore dalla Sua immensit� divina! Chi a Lui si pu� paragonare? Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, tanto ineffabile, tanto grande, tanto inaccessibile, eppure tanto umile da farsi uomo per vivere in mezzo a noi, per prendere su di s� tutti i nostri peccati e le nostre infermit� e liberarci per sempre dal male e dal demonio sulla Croce, perch� a tutti fosse noto quanto Dio ama l�umanit� e cosa � disposto a fare per la salvezza di ogni uomo. Se noi ora possiamo accedere al Paradiso il merito � di Cristo; se possiamo ricevere il Battesimo che cancella per sempre la colpa originale, se possiamo essere assolti dai nostri peccati con una semplice Confessione, se riceviamo lo Spirito Santo in abbondanza e senza misura e vediamo compiersi miracoli e prodigi nel Nome di Ges�, � merito esclusivo di Cristo. Il Figlio ci ha restituito la libert�! Lui ci ha reso liberi una volta per tutte: il demonio, il �forte�, che con il peccato dei progenitori aveva preso potere sull�umanit� intera, � stato sconfitto dal �pi� forte�. Infatti come per la colpa di un solo uomo, Adamo, il peccato � entrato nel mondo e con il peccato la morte, per i meriti di Uno solo, Ges� Cristo, Figlio di Dio, � stata redenta l�intera umanit�. Che la Redenzione operata da Ges� sia autentica lo dimostra la Sua gloriosa Resurrezione. Solo Dio ha potere sulla vita e sulla morte, Ges� ha vinto la morte, e risorgendo si � mostrato vivo ai Suoi, confermando che tutto quanto aveva detto e fatto � davvero Opera di Dio. Come non annunciare a tutto il mondo le meraviglie compiute dal Signore per noi! Come non testimoniarle! Come dubitare ancora del Suo Amore! Il Signore � grande! La nostra debolezza � la nostra forza, perch� Dio � con noi, � per noi forza e sostegno. Crediamo e preghiamo per poter crescere nella fede e nella conoscenza di Dio e poterci finalmente abbandonare umilmente alla Sua Volont�, che � sempre Volont� di Amore. Cos� non solo la nostra anima crescer� nell�unione con il Signore, ma il corpo stesso sar� nella luce e tutta la persona briller� nel mondo come fuoco sempre ardente per illuminare e riscaldare chi � nel freddo delle tenebre. Ges� � Risorto! Dio ha vinto per noi! Rallegriamoci e consegniamo la nostra vita nelle mani del Risorto. Maria ci guida, affinch� abbandoniamo le catene del male che ci legano alle cose del mondo, per tornare al Signore con il cuore colmo di gratitudine e di riconoscenza, cantando a Lui le Sue lodi. Alleluia! 

 

�Siate pronti, figli miei!�

 

Proposito: domandare nella preghiera al Signore per mezzo di Maria di illuminare le nostre menti e aprire i nostri cuori alla conoscenza del Cristo Risorto, per poter compiere la nostra missione di apostoli e testimoni della Sua Resurrezione nel mondo.

 

Non � il potere che redime, ma l'amore! Il Dio,  che � divenuto agnello , ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori . Il mondo � redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall' impazienza degli uomini. Benedetto XVI

    

 

       

    

La gioia del Signore � la nostra forza!