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- 2 GENNAIO 2010
commento
di Pamela Salvatori
Messaggio straordinario del 1 gennaio 2010 a Marija
�Cari
figli vi ringrazio. Voi siete
la mia speranza, vi benedico tutti. Voi siete la mia gioia.
Continuate a convertirvi e vivete i miei messaggi con gioia.�
Messaggio del 2 gennaio
2010
a Mirijana
Cari
figli, oggi vi invito a venire con me con totale fiducia, perch� io
desidero farvi conoscere mio Figlio. Non
abbiate paura, figli miei. Io sono con voi, sono accanto a voi. Vi
mostro la strada come perdonare voi stessi, perdonare gli altri e,
con pentimento sincero nel cuore, inginocchiarvi davanti al Padre. Fate
s� che muoia in voi tutto ci� che vi impedisce di amare e salvare,
di essere con Lui e in Lui.
Decidetevi per un nuovo inizio, l�inizio dell�amore sincero di
Dio stesso. Vi ringrazio.
�Decidetevi
per un nuovo inizio, l�inizio dell�amore sincero�. Decidiamoci
ad amare Dio con cuore sincero, per poter amare anche il prossimo
con l�amore di Dio. Per iniziare una vita nuova, fatta di atti
concreti di carit�, si parte dal pentimento del cuore per tutti i
peccati gravi commessi e per ogni mancanza di fiducia verso Dio.
Perdonare se stessi per i propri errori e per le sofferenze causate
agli altri � il primo passo verso il �nuovo inizio�.
Riconoscersi indegni e incapaci di bene, peccatori, fragili, deboli
quali siamo in realt�, e offrire tutto questo al Signore perch�
risani ogni ferita, provveda a perdonare ogni offesa, a riparare il
danno commesso e a colmare ogni lacuna, � un atto di fede
necessario per perdonare anche tutti coloro che, a loro volta, ci
hanno fatto del male. Perch� solo prendendo coscienza dei propri
limiti e difetti umani, si possono perdonare i limiti e i difetti
altrui. Colui che non vede in s� il peccato, che si ostina a
ritenersi giusto, meritevole di lode, migliore e pi� sapiente degli
altri, nonostante le continue cadute, nonostante i rimproveri e le
correzioni, si comporta come quello che pretende di togliere la
pagliuzza dall�occhio del fratello, senza accorgersi che
nell�occhio suo c�� la trave (vedi Mt 7,1-5). Come puoi tu
correggere l�altro, se prima non correggi te stesso? Si corregge
pi� con l�esempio che con le parole. Dice Ges�: �Togli prima
la trave che � nel tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere
la pagliuzza nell�occhio di tuo fratello� (Mt 7,4). Solo dopo
aver conosciuto se stessi con la luce della grazia, solo dopo aver
provato un sincero pentimento dei peccati commessi tante volte e
averli confessati con il proposito di non offendere pi�
volontariamente il Signore, � possibile perdonarsi e perdonare. Chi
perdona se stesso, perdona anche l�altro, perch� prendendo
coscienza della propria inclinazione al male, che spesso l�ha
portato a sbagliare, a giudicare, a condannare l�altro, sapr�
comprendere e giustificare colui che lo ha ferito, ingannato e
offeso. Risanato nel cuore dall�amore di Dio e dall�amicizia
ritrovata con il Padre, non considerer� pi� l�altro come un
nemico, non dar� pi� peso al male ricevuto, ma, rinnovato nello
sguardo del cuore, sapr� riconoscere nell�altro un fratello e,
con amore sincero, metter� nelle mani di Dio tutto il male
ricevuto, affinch� Egli, nella Sua infinita Misericordia e
Sapienza, ne possa tratte del bene per entrambi. E il Signore, che
permette il male e la prova per un bene maggiore, sapr� restituire
moltiplicato, a chi perdona con cuore sincero, tutto quello che il
male gli aveva tolto: la felicit�, la grazia, la serenit�, persino
la salute e i beni materiali. Ma per ottenere questo dal Signore �
necessario recuperare la sua grazia, con una vita retta, fedele e
animata da propositi di bene. Bisogna prima di tutto decidersi per
Dio. Scegliere di stare dalla sua parte sempre, senza paura, senza
temere persecuzioni e giudizi umani. Dunque, amare tutti, amici e
nemici, senza dare troppa importanza al male che si riceve, tenendo
sempre lo sguardo rivolto alla bont� di Dio che tante volte ci ha
perdonato, per poter perdonare a nostra volta, continuamente, gli
altri, per le offese ricevute e per ogni ingiustizia subita.
Ringraziare incessantemente Dio per tutto, nella gioia come nella
sofferenza, crescendo ogni giorno di pi� nella conoscenza
dell�amore di Dio, mediante la Sacra Scrittura, per incarnare
nella propria vita la Parola di Verit� e vivere e agire sempre pi�
in conformit� ad essa. Si tratta di un lavoro continuo di
purificazione, volto a togliere tutto il male che � in noi, tutto
ci� che impedisce di amare e di salvare, di essere con Dio e in
Dio. Una lotta contro se stessi, prima che contro la tentazione del
mondo; una dura battaglia nella quale, tuttavia, non si � mai soli,
ma sempre sostenuti dalla grazia, dalla forza e dall�amore di Dio.
Una lotta dalla quale non si pu� uscire sconfitti, ma sempre
vittoriosi. Mangiando il �Pane vivo del Cielo�, �Pane dei
forti�, l�Eucaristia, e pregando in comunione con Maria, con la
Chiesa e con i santi, nessun aiuto mancher� e lo scoraggiamento non
prender� mai il sopravvento. Chi intraprende la dura battaglia
della fede � chiamato a fare una scelta decisiva, che cambier�
radicalmente la sua vita. Una scelta che, sebbene controcorrente,
secondo la logica mondana, � l�unica che ha come m�ta la felicit�,
l�amore, la piena realizzazione di s� gi� su questa terra. La
sola che permette di entrare nel Regno di Dio fin da subito, perch�
�il Regno di Dio � in mezzo a voi� (Lc 17,21), dice il Signore.
In tutto ci� non va sottovalutata la presenza materna di Maria,
attraverso le cui mani passa tutta la grazia di Dio, e dalla quale
si riceve, dunque, non solo sostegno e consiglio, ma anche tutti
quegli aiuti necessari per portare avanti con coraggio la lotta
quotidiana contro il male. Poich� la nostra lotta non � contro gli
uomini, ma contro le potenze spirituali del male, ci� di cui
abbiamo bisogno sono aiuti spirituali. Questi possono venirci solo
da Dio, che ha scelto Maria come Mediatrice di tutte le grazie.
Confidando in Maria, come tanti prima di noi, si vincer� sul mondo,
si combatter� per l�unit� del corpo mistico di Cristo e si
stabiliranno sante amicizie tra di noi, perch� a ogni uomo che teme
il Signore verr� donato un amico fedele insieme al quale crescere
in santit� (Cfr. Sir 6,16). La Madonna ci chiama a questo, vuole
donarci la vita nuova in Cristo Suo Figlio, ma non pu� farlo se noi
prima non ci decidiamo per Dio. �Cari figli, voi siete la mia
speranza� voi siete la mia gioia!�
Proposito: procurarsi una Bibbia e iniziare a leggere con
regolarit� le Sacre Scritture.
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