VIVETE NELLA GIOIA!

  

SEGUITEMI CON GIOIA!

  

    

2 GIUGNO 2011

  

commento di Pamela Salvatori

                 

 

 

27 MAGGIO 2011 - MESSAGGIO STRAORDINARIO A IVAN

"Cari figli, oggi desidero invitarvi: vivete i messaggi che vi sto dando, affinch� possa darvi nuovi messaggi. Grazie, cari figli, per aver risposto alla mia chiamata".

2 GIUGNO 2011 - Messaggio a Mirjana

�Cari figli, mentre vi invito alla preghiera per coloro che non hanno conosciuto l'amore di Dio, se guardaste nei vostri cuori capireste che parlo di molti di voi. Con cuore aperto domandatevi sinceramente se desiderate il Dio Vivente o volete metterlo da parte e vivere secondo il vostro volere. Guardatevi intorno, figli miei, e osservate dove va il mondo che pensa di fare tutto senza il Padre e che vaga nella tenebra della prova. Io vi offro la luce della Verit� e lo Spirito Santo. Sono con voi secondo il piano di Dio per aiutarvi affinch� nei vostri cuori vinca mio Figlio, la Sua Croce e Risurrezione. Come Madre desidero e prego per la vostra unione con mio Figlio e con la sua opera. Io sono qui, decidetevi! Vi ringrazio!�


�Vigilate e pregate� dice Ges� agli apostoli e anche a noi. C�� un pericolo grave da cui i cristiani devono guardarsi bene, quello della falsa devozione, fatta di pratiche devozionali, recite infinite di preghiere e orazioni che magari occupano molto tempo ma che restano solo sulle labbra e non scendono nel cuore, pratiche e devozioni buone in se stesse, ma alle quali bisogna applicarsi con il desiderio di santificazione e di rinnovamento profondo di tutta la propria vita, perch� abbiano la loro efficacia, altrimenti non portano n� alla conversione, n� all�esaudimento delle proprie richieste. Pregare per ottenere da Dio una grazia mentre si vive in peccato mortale non ha alcun senso! Prima bisogna decidersi a cambiare vita, a rispettare tutti i Comandamenti di Dio, a Confessarsi regolarmente e a frequentare la Messa almeno tutte le domeniche, solo allora si pu� pregare per ottenere ci� di cui si ha bisogno. Ricordiamo che le promesse del Signore, tutte contenute nella Sacra Scrittura, sono esclusivamente per i figli di Dio, i Suoi eredi, ossia coloro che non si separano dal Cristo, Capo del Corpo Mistico, che � la Chiesa. Rimane in Cristo solo colui che rispetta tutti i Dieci Comandamenti. Il Signore non pu� esaudire le richieste di chi trafigge continuamente il Suo Cuore con il peccato mortale e che non ne vuole sapere di pentirsi. E� molto diffusa tra i battezzati la tendenza di pregare solo nel momento in cui le cose vanno male, per tornare poi alla vita di sempre una volta risolto il problema. Questa non � conversione! 

 

La preghiera di chi non ha a cuore la propria salvezza eterna, n� quella degli altri non � preghiera che possa essere esaudita, perch� il pi� delle volte nasce solo dal desiderio di ricevere una facile soluzione al problema attuale per dedicarsi pi� liberamente a quello che si vuole, senza chiedersi se anche Dio lo vuole, senza porsi il problema se la vita che stiamo conducendo a Dio piace, senza preoccuparsi di riflettere sulla condizione della propria anima, ma pensando sempre e solo a soddisfare i bisogni e le pretese del presente. Se il Signore non esaudisce queste suppliche � per il bene dell�anima, per svegliarla dal sonno in cui � caduta. Dio infatti ci vuole felici e non gode nel vederci soffrire, ma spesso solo davanti al dolore le coscienze spente e morte tornano a vivere. E quando si parla di anime separate da Dio, in peccato mortale, si parla di tutte quelle persone che pur dichiarandosi cristiane non prendono parte alla Santa Messa domenicale, non si confessano e non ricevono il Corpo di Cristo nella Comunione: santificare le feste, partecipare alla Messa nel giorno dedicato al Signore � quello che Dio vuole e da sempre ci chiede, � il Terzo Comandamento. Dunque la vera preghiera e la vera conversione scaturiscono da un incontro: quello personale con Ges�. Questo incontro va desiderato ardentemente. La conversione � un cambiamento radicale di vita, dal peccato alla grazia, dall�uomo vecchio all�uomo nuovo, che rinnova ogni cosa, la condotta e le abitudini di colui che ha incontrato Ges�. La conversione non � fatta di parole ma di fatti, non consiste in una serie di norme da mettere in pratica, come fossero formule magiche, ma nel fare tutto con amore e grande desiderio di santificazione. Non si misura sulla quantit� di impegni che uno ha nella Chiesa o nella societ�, n� dipende dal sapere, n� dalle amicizie, n� dal ruolo che si occupa, bens� dall�amore incondizionato per la Verit� in ogni circostanza e in ogni occasione. Il cristiano autentico � cristiano 24 ore al giorno, in tutte le scelte che fa e in tutte le situazioni in cui si trova. Chi si sforza ogni giorno di combattere contro i propri vizi e arde d�amore per Dio, desiderando in ogni cosa, anche minima, dare gloria a Lui, riconoscendo che solo Dio merita ogni onore e lode e da Lui viene ogni bene; colui che dimentica se stesso e il proprio utile per piacere a Dio senza paura di perdere quello che ha, nella certezza che solo chi ha Dio ha tutto; colui che scopre che il senso della vita sta nel conoscere, amare, servire, imitare, lodare e far conoscere Dio, tralasciando ogni cosa superflua e inutile e dedicando tutte le proprie energie al servizio della Verit� perch� trionfi sempre e a costo persino della propria vita; colui che � pronto ad affrontare qualsiasi persecuzione e difficolt� da parte degli uomini, pur di non rinnegare la sua fede in Ges�; colui che benedice chi lo maledice, prega per chi lo maltratta, fa del bene a chi lo odia e ama i propri nemici, perdonando di cuore ogni male ricevuto, solo questi e non altri � il vero convertito. 

 

Perch� chi incontra davvero Ges� ed entra in dialogo con Lui non pu� continuare a cercare solo i propri interessi e a vivere secondo le proprie voglie per soddisfare i propri piaceri, perch� tutto quello che non viene da Dio, tutto ci� in cui non c�� Dio, ogni trionfo di menzogna e di doppiezza, ai suoi occhi perde bellezza, interesse, diviene necessariamente di peso, noioso, fastidioso e risulta inutile perdita di tempo. Ecco perch� ancora una volta Maria ci esorta a vigilare sulla nostra condotta per non cadere nella rete della falsa devozione, infatti �non chiunque mi dice �Signore Signore� entrer� nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la Volont� del Padre che � nei cieli� dice Ges�. San Paolo riassume bene il significato della vera libert� cristiana e della vera fede, nella lettera ai Galati. Nelle sue parole anche noi oggi troviamo un rimprovero che � bene meditare e prendere in considerazione seriamente. Per divenire una cosa sola con Ges� e la sua opera bisogna necessariamente decidersi a lasciare la via del peccato.

�Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libert�. Purch� questa libert� non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carit� siate a servizio gli uni degli altri. Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!

Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicch� voi non fate quello che vorreste.

Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete pi� sotto la legge. Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurit�, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come gia ho detto, che chi le compie non erediter� il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece � amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bont�, fedelt�, mitezza, dominio di s�;contro queste cose non c'� legge.

Ora quelli che sono di Cristo Ges� hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri� (Galati 5,13-25). 

 

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DIECI COMANDAMENTI

Io sono il Signore Dio tuo:

1.Non avrai altro Dio all'infuori di me. 
2.Non nominare il nome di Dio invano. 
3.Ricordati di santificare le feste. 
4.Onora il padre e la madre. 
5.Non uccidere. 
6.Non commettere atti impuri. 
7.Non rubare. 
8.Non dire falsa testimonianza. 
9.Non desiderare la donna d'altri. 
10.Non desiderare la roba d'altri. 

 

       

    

La gioia del Signore � la nostra forza!