SEGUITEMI CON GIOIA!

  

    

25 DICEMBRE 2012

 

commento di Pamela Salvatori

        

 

 

Messaggio del 25 dicembre 2012 a Marija

 

La Madonna � venuta con Ges� Bambino tra le braccia e non ha dato messaggio, ma Ges� Bambino ha iniziato a parlare e ha detto: �Io sono la vostra pace, vivete i miei comandamenti�. La Madonna e Ges� Bambino, insieme, ci hanno benedetto con il segno della croce.

 

 

 

Scriveva S. Francesco di Sales: �La maggior sicurezza che noi possiamo avere in questo mondo di esser in grazia di Dio non consiste nei sentimenti che abbiamo del suo amore, ma nel puro ed irrevocabile abbandono di tutto il nostro essere nelle sue mani, e nella risoluzione ferma di non mai consentire ad alcun peccato, n� grande n� piccolo�. �Molti sono chiamati � dice Ges� - ma pochi eletti� e questo accade non per una mancanza da parte di Dio, piuttosto per colpa dell�uomo che non risponde alla chiamata del Signore. Se gli uomini seguissero la loro vocazione, compiendo la Volont� del Padre Celeste, tutti andrebbero in Paradiso. Di fatto, ci� non accade sempre a causa del peccato che molti non si decidono ad abbandonare, continuando deliberatamente ad offendere Dio e condannandosi cos� all�inferno. Dio ha creato ognuno di noi per la vita eterna, per condividere con Lui l�Amore. Per donarci la Sua stessa felicit�, il Padre ha inviato il Suo Figlio nel mondo e il Figlio, pur rimanendo vero Dio, si � fatto vero uomo e come uomo ha patito, � morto ed � risorto per liberarci dalla schiavit� del peccato, originale ed attuale, che richiedeva, per giustizia, un�espiazione eterna. Siamo stati lavati e purificati dal Sangue di Cristo e questa salvezza � reale, scaturita dal Sacrificio di Croce una volta per tutte e sempre valida, tuttavia, nella Sua infinit� bont�, il Signore non ci costringe ad andare in Paradiso, lasciandoci liberi di scegliere da che parte stare, se accettare la salvezza eterna o rifiutarla per la nostra dannazione. Dio ci ama e il voler rispettare la nostra libert�, senza pretendere nulla in cambio, nonostante quello che Ges� ha fatto per noi, � una stupenda dimostrazione del Suo amore di Padre. Ad ognuno di noi, dunque, spetta questa scelta, libera e personale, volontaria e definitiva, da compiere nel tempo della vita terrena, che � l�unica occasione a nostra disposizione per stabilire la nostra destinazione eterna. Costantemente il Signore ci invita a intraprendere la via della vita e della grazia, ad abbandonare quella del peccato e della morte, ma lascia sempre alla nostra volont� la decisione finale. Se solo ascoltassimo la Sua voce e riflettessimo sul Suo immenso Amore, sarebbe impossibile ostinarsi nel peccato! Acquisteremmo quella risolutezza di non voler peccare mai pi� e impareremmo a detestare anche le pi� lievi mancanze per amore di Dio! Trascurare la verit� sulla nostra salvezza eterna � segno di immaturit�, significa perdersi per sempre, disprezzando la vita e il proprio bene, � come morire dopo aver rifiutato l�unica medicina in grado di salvarci. Ecco perch� la fede non � questione di sentimenti, di emozioni, di stati d�animo, ma molto di pi�: � adesione totale alla Volont� di Dio, nella fermezza di non allontanarsi da Lui mai volontariamente, qualunque cosa accada nella vita. Nelle prove e nelle consolazioni, in qualunque stato si trovi, l�uomo di fede non dubita dell�amore di Dio e non si ribella, non si scosta da Lui, non cade nel peccato, perch� sa che non c�� altro Dio all�infuori dell�unico Dio, Trinit�, che � Amore e tutto volge in bene per coloro che Lo amano. Cos�, dopo essere stato afflitto da varie prove per qualche tempo, vedr� la luce e otterr� la ricompensa per la sua fedelt�. La fede non � fatta di parole vuote, n� di compromessi, consiste in opere concrete e scelte radicali, partendo dal rispetto di tutti i Dieci Comandamenti. Bisogna necessariamente perseverare nella grazia se si vuole conquistare la vittoria finale e raggiungere la santit�, altrimenti ogni sforzo � vano. Non si pu� essere tiepidi, n� indecisi, n� esitanti sulle vie di Dio, ma forti e fermi nel volersi mantenere saldi nella grazia. Il Regno dei Cieli non � fatto per gli indecisi ma per coloro combattono senza sosta fino all�ultimo giorno contro il dubbio, il vizio, il peccato, il demonio e tutto ci� che di male propone il mondo. Bisogna decidersi per Dio, �e bisogna far presto, e non aspettare il domani. Chi sa se appresso non avremo pi� tempo di farlo? Avverte l'Ecclesiaste: Quodcumque facere potest manus tua, instanter operare (Eccl. IX, 10): quel che puoi fare, fallo presto non rimandarlo. E ne adduce la ragione: Quia nec opus, nec ratio, nec sapientia, nec scientia erunt apud inferos, quo tu properas (Ibid.): perch� nell'altra vita non vi � pi� tempo di operare, n� ragione di merito, n� sapienza a ben fare, n� scienza a ben consigliarti, poich� dopo la morte quel ch'� fatto � fatto� (Pratica di amare Ges� Cristo di Sant�Alfonso Maria de�Liguori cap. VIII, 16). Rimettere la propria vita nella mani dell�unico vero Dio � da uomini responsabili, da persone che sanno quello che fanno e non perdono di vista il vero bene. Chi agisce cos� vive in pace anche nei travagli e accetta tutto quello che gli accade con pazienza, volendo dimostrare al Signore il suo amore e la sua fedelt� a Lui solo, l�unico che pu� e vuole salvarlo. La sua coscienza � tranquilla, il cuore fiducioso, perch� sa di essere amato cos� come �, per i suoi sforzi, per la sua determinazione, nonostante i limiti, i difetti e le cadute dovute alla propria debolezza. �Ogni giorno dunque risolviamoci di cominciare ad esser tutti di Dio, n� stiamo a vedere quel che fanno o come fanno gli altri. Pochi son quelli che davvero si fanno santi. Dice S. Bernardo: Perfectum non potest esse nisi singulare. Se vogliamo imitare le abitudini degli uomini, saremo sempre imperfetti, com'essi comunemente sono. Bisogna vincer tutto, rinunziare a tutto, per ottenere il tutto. Diceva S. Teresa: �Se noi non ci disponiamo a dar tutto a Dio il nostro affetto, neanche a noi vien dato tutto l'amor suo�. Oh Dio, che tutto � poco quel che si fa per Ges� Cristo, il quale per noi ha dato il sangue e la vita. �Tutto � schifezza, scrive la stessa santa, quanto possiamo fare, al confronto di una sola goccia di Sangue sparso dal Signore per noi�. I santi non sanno risparmiarsi quando si tratta di piacere a un Dio che si � dato tutto a noi senza riserva appunto per obbligarci a non negargli niente. Scrisse il Crisostomo: Totum tibi dedit, nihil sibi reliquit. Iddio ti ha dato tutto se stesso, non � ragione che tu sia avaro con Dio. Egli � giunto a morire per tutti noi, dice l'Apostolo, affinch� ognuno di noi non viva che per colui il quale per noi � morto: Pro nobis omnibus mortuus est Christus, ut et qui vivunt iam non sibi vivant, sed ei qui pro ipsis mortuus est [Cristo � morto per noi tutti, perch� quelli che vivono non vivano pi� per se stessi ma per colui che per loro � morto] (II Cor. V, 15). (Pratica di amare Ges� Cristo di Sant�Alfonso Maria de�Liguori cap. VIII, 17).

    

Per conoscere LE VERITA� FONDAMENTALI DELLA FEDE (14)

 

I peccati contro lo Spirito Santo

 

1 � Disperazione della salvezza

 

2 � Presunzione di salvarsi senza merito

 

3 � Impugnare la verit� conosciuta

 

4 � Invidia della grazia altrui

 

5 � Ostinazione nei peccati

 

6 � Impenitenza finale