SEGUITEMI CON GIOIA!

  

    

2 APRILE 2012

      

commento di Pamela Salvatori

        

 

      

 

Messaggio a Mirjana

 

�Cari figli, come Regina della pace desidero dare a voi, miei figli, la pace, la vera pace che viene attraverso il Cuore del mio Figlio Divino. Come Madre prego che nei vostri cuori regni la sapienza, l�umilt� e la bont�, che regni la pace, che regni mio Figlio. Quando mio Figlio sar� il Sovrano nei vostri cuori, potrete aiutare gli altri a conoscerlo. Quando la pace del cielo vi conquister�, coloro che la cercano in posti sbagliati e cos� danno dolore al mio Cuore materno la riconosceranno. Figli miei, grande sar� la mia gioia quando vedr� che accogliete le mie parole e che desiderate seguirmi. Non abbiate paura, non siete soli. Datemi le vostre mani ed io vi guider�. Non dimenticate i vostri pastori. Pregate che nei pensieri siano sempre con mio Figlio, che li ha chiamati affinch� lo testimonino. Vi ringrazio�.

                

                     

La vera pace, quella di Ges�, � possibile solo quando l�abbandono nelle mani del Signore � totale. Finch� vorremo gestire la nostra vita, i progetti sul futuro, gli affetti e qualsiasi bene in nostro possesso, saremo sempre agitati, perch� voler tenere sotto controllo ogni cosa genera inevitabilmente inquietudine e preoccupazione. Forse sperimenteremo di tanto in tanto la pace, ma non durer� molto se sar� legata al mutare degli eventi e delle situazioni, non sar� stabile, dal momento che tutto � soggetto al cambiamento e non � possibile sbrogliare da soli ogni problema, confidando esclusivamente sulle proprie capacit�, n� comprendere sempre la ragione di ci� che accade. Trovandoci spesso in procinto di perdere quello che vogliamo conservare, in beni materiali, affettivi, spirituali, facilmente cadremo nell�affanno. La vera pace, dunque, sta nell�affidamento completo alla Provvidenza di Dio, abbandono che si raggiunge gradualmente attraversando umiliazioni, prove, dolori, ma che, una volta conquistato, genera incessantemente pace, gioia e assenza di turbamento. Bisogna invece lasciare a Dio ogni cosa, lasciarlo agire liberamente in ogni campo della nostra vita:  infondo si tratta di  restituire tutto a Colui che ci ha donato tutto. Secondo la Parola del Vangelo, solo chi � disposto a perdere la propria vita, allora la salver�. Finch� si resta legati con il cuore a qualsiasi cosa o situazione, per orgoglio, avarizia o pi� semplicemente per paura di restare nudi e privi di tutto, non si sperimenta la pace di Ges�, ma solo l�inquietudine e l�affanno di chi sente di dover provvedere sempre da solo al proprio bene anche quando non � possibile sapere quale sia la cosa migliore da fare. La vita stessa di ogni uomo � un dono del Signore, dunque una Sua propriet�, a Lui va restituita perch� possa compiere meraviglie. Solo Dio conosce tempi, luoghi e modalit� giuste per realizzare ci� che � meglio per noi, ecco perch� vogliamo rimettere tutto al Suo giudizio e lasciare che ci indichi Lui la strada da seguire, disponendo ogni circostanza per il nostro bene. La nostra libert� consiste appunto nell�abbandono confidente nel Signore che a tutto provvede se lo lasciamo agire in noi e per noi secondo la Sua Volont�, spesso misteriosa e incomprensibile, che certamente alla fine volger� tutto in nostro favore. Non bisogna legarsi a nulla per poter custodire il cuore in pace e ci� � possibile con tanta preghiera e tanti atti di fede. Questo comporta inevitabilmente qualche rinuncia, soprattutto il rinnegamento di s�, della propria volont�, di quella tendenza a voler programmare, stabilire e controllare sempre ogni cosa. San Giovanni della Croce traduce questa verit� in termini significativi quando scrive: �Tutti i beni mi sono stati donati a partire dal momento che non li ho pi� cercati�. E� cos� che opera il Signore: a colui che � disposto a lasciare tutto dona il centuplo, secondo la promessa, infatti nella logica evangelica �perdere� � �trovare�. Pi� ci abbandoniamo a Lui con fiducia e senza riserve, pi� Egli ci dona largamente e senza misura. Pi� ci distacchiamo interiormente e anche esternamente da qualunque cosa, affidandoci a Lui, pi� riceviamo in abbondanza beni, felicit� e grazia. Se vogliamo ricevere  tutto e desideriamo la felicit�, dobbiamo impegnarci a rinunciare a tutto senza condizioni. �A chi vuole toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello��:  chi ha fatto cos� non � rimasto deluso, ha saputo affrontare le sue paure, le insicurezze, le incertezze sul futuro, le inclinazioni della carne e le suggestioni del mondo e ha scoperto la grandezza dell�amore di Dio che generosamente si riversa su chi si rimette a Lui completamente e senza pretese. Affrontiamo ogni avvenimento, gioioso o doloroso, con la certezza che tutto concorre al nostro bene e nulla sfugge a Dio, che sceglie per noi sempre e solo il meglio, anche quando permette il male, e allora vedremo la Sua gloria manifestarsi davanti agli occhi di tutti. Solo in un�anima senza vincoli e senza legami Dio pu� operare progetti meravigliosi, perch� Lui sa cosa c�� in ogni uomo e quali sono i doni necessari per la sua piena realizzazione anche in questo mondo. Bisogna avere fiducia in mezzo alle tempeste, perch� il Signore sa sempre quello che fa e vede lontano. Scriveva infatti San Vincenzo de� Paoli che il segno pi� certo che Dio abbia su un�anima un progetto grande sta nel farla passare di desolazioni in desolazioni. E� la Croce la via maestra, che purifica e rende adatti a compiere la volont� di Dio. Allora i fallimenti umani non ci scoraggeranno pi� e niente toglier� quella pace all�anima che viene dal Cuore di Ges�. Il nostro cuore sar� finalmente libero, una cosa sola con quello di Cristo. E gli altri lo vedranno. Attratti dalla bellezza della pace che brilla negli occhi di chi  ha trovato il Signore, vorranno anch�essi conoscere il segreto della nostra gioia e sentiranno la spinta a cercare Dio. Ogni afflizione si trasformer� in gioia e chi avr� pianto trover� la felicit�. Solo in Dio l�anima riposa e pi� � distaccata da Lui pi� � inquieta. L�umilt�, fondamento della pace, far� fiorire una vita nuova in ogni uomo che combatter� contro se stesso per staccarsi da tutto e consegnarsi volontariamente a Dio. Facendo esperienza della Provvidenza divina, ognuno riconoscer� che tutto si volge in suo favore, anche il male e le difficolt�, persino quelle che sembravano  disgrazie o impedimenti insuperabili, perch� con il Signore tutto diviene pi� facile, pi� bello, pi� leggero. Questo � il segreto del Cuore di Ges�, sorgente inesauribile di Verit� e Misericordia a cui tutti possiamo attingere se lo vogliamo. Domandiamo con fede a Dio la grazia dell�abbandono e ce la conceder�, perch� � quello che vuole da noi. Avremo tutti gli aiuti necessari per combattere e vincere, tutta la forza interiore e anche fisica, se necessario, per affrontare le prove della vita, mai nulla ci mancher�,  usciremo trasformati e rinnovati da ogni dolore e disporremo di grazie e favori tali da ricolmare di bene anche gli altri, cos� la Carit� di Cristo scorrer� tra le Sue Membra risanate dal perdono e dalla vittoria che Lui stesso ha compiuto per tutti e per ciascuno. Saremo Suoi amici e Lui sar� sempre con noi, tutti i giorni fino alla fine del mondo, per la salvezza di ogni uomo che ha creduto in Lui. 

 

 

Juan de Bonilla ( XVI sec): 

 

�L'esperienza vi mostrer� che la pace, che riverser� nella vostra anima la carit�, l'amore di Dio e del prossimo, � la via pi� diretta verso la vita eterna. Abbiate cura di non lasciare mai che il vostro cuore si preoccupi, si rattristi, si commuova, n� che conviva con quanto potrebbe causargli inquietudine, ma lavorate sempre per mantenerlo tranquillo, poich� il Signore dice: Beati i pacifici. Fate questo e il Signore edificher�, nella vostra anima, la citt� della pace e far� di voi la casa delle delizie. Ci� che si aspetta da parte vostra � solo che tutte le volte in cui vi capita di preoccuparvi sappiate riacquistare la calma e la pace, nelle opere, nei pensieri e nei movimenti, senza eccezione.