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MARZO 2012
commento
di
Pamela Salvatori
Messaggio
a Mirjana
"Cari
figli, per mezzo dell'immenso amore di Dio io vengo tra voi e vi
invito con perseveranza tra le braccia di mio Figlio. Vi prego con
Cuore materno ma vi ammonisco anche, figli miei, affinch� la
sollecitudine per coloro che non hanno conosciuto mio Figlio sia per
voi al primo posto. Non fate s� che essi, guardando voi e la vostra
vita, non desiderino conoscerlo. Pregate
lo Spirito Santo affinch� mio Figlio sia impresso in voi. Pregate
affinch� possiate essere apostoli della luce di Dio in questo tempo
di tenebra e di disperazione. Questo � il tempo della vostra messa
alla prova. Col Rosario
in mano e l'amore nel cuore venite con me. Io vi conduco alla
Pasqua in mio Figlio. Pregate per coloro che mio Figlio ha scelto,
affinch� possano sempre vivere secondo Lui ed in Lui. Vi
ringrazio".
�Dio
quando chiama un�anima ad una via nuova di grazia, la mette alla
prova, starei quasi per dire, la spinge in un campo che alla natura
orgogliosa appare irragionevole. E� allora che richiede
dall�anima il rinnegamento pi� completo. Se l�anima chiude gli
occhi e lo segue in questa prima abnegazione di se stessa, l�anima
vince se stessa, supera il punto morto e sale in alto� (Don
Dolindo Ruotolo). Il tempo della prova
richiede fede, fiducia in Dio solo e preghiera: �con il
Rosario in mano e l�amore nel cuore venite con me�. �Chi vuol
venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi
segua�, la prova, qualunque essa sia, � la nostra croce, la
sofferenza che genera, sia essa fisica, morale, psicologica o
spirituale, � quell�essere passati al crogiuolo di cui tante
volte ci parla la Sacra Scrittura. Si tratta della prova a cui il
Signore chiama i Suoi figli per essere purificati nelle intenzioni e
nell�amore, fin nel profondo del cuore, e poter finalmente
recuperare quella libert� che porta con s� la pienezza della
gioia. Il momento della prova pi� dolorosa � vissuto
nell�oscurit� e nell�abbandono, sembra che il Padre si sia
allontanato dai figli, che non si ricordi di loro e non provveda a
soccorerli, ma la verit� � tutt�altra. In realt�, � un momento
privilegiato di grazia, durante il quale si viene rivestiti
dell�uomo nuovo e, protetti e guidati dalla mano invisibile del
Signore, nel buio, si avanza notevolmente in santit� se si rimane
fedeli e si aderisce con tutte le forze alla Sua Parola che � Verit�.
Quando il Signore decider� di mettere fine alla prova, vedremo con
chiarezza e grande stupore alcune delle meraviglie che per noi ha
operato durante la nostra sofferenza. E� cos� che la fede diviene
autentica, nel dolore, solo passando per la croce l�uomo si
rinnega davvero, al punto da dover ammettere la sua miseria e
debolezza davanti agli eventi che sembrano schiacciarlo, ma Dio non
lo abbandona, donandogli per grazia tutta la forza necessaria per
combattere e oltrepassare le tenebre. Se si sceglie di confidare in
Dio nonostante le avversit� e bench� intorno si vedano solo aridit�
e deserto;
se ci si decide una volta per tutte ad abbandonarsi nelle
mani del Signore, facendo violenza alla propria natura orgogliosa,
che non vuole sottomettersi alla Divina Volont�; se si crede nella
Provvidenza di Dio senza tuttavia capirne sul momento l�agire,
ecco che si purifica la fede come l�oro, si avanza velocemente sul
cammino di santit� e si diviene puri e innocenti, recuperando
l�immagine di Dio impressa in noi al momento della nostra
creazione. Ma � necessario fidarsi del Signore, perch� tutto ci�
che accade � sotto il suo controllo, da Lui voluto o permesso
sempre per il nostro vantaggio e per il maggior bene. A volte tutto
intorno sembra dire il contrario, cos� credere e sperare diviene
difficilissimo, ma � proprio l� che il Signore ci domanda la
�prova di fede�, che Egli stesso ci aiuta a superare felicemente
donandoci tutte le grazie di cui necessitiamo per uscirne
vittoriosi. E� solo cos� che si abbandona l�uomo vecchio con i
suoi vizi e peccati, ci si rinnega, si cresce in virt� e si diventa
santi. Avviene un distacco forte, anche se doloroso, da tutto ci�
che, in noi e fuori di noi, non viene da Dio, quindi non � buono.
Si attua una purificazione profonda e radicale che strappa via
dall�anima le radici profonde del male. Gli aiuti del Signore non
mancheranno mai, n� la forza di procedere. Impariamo da Abramo:
aveva settantacinque anni quando il Signore gli chiese di
abbandonare la sua terra per andare verso un luogo che Lui gli
avrebbe indicato. Abramo, prese con s� sua moglie e part�. Il
Signore gli promise una discendenza numerosa come le stelle del
cielo e come la sabbia del mare� eppure al momento della promessa
Abramo non aveva figli e sua moglie Sara era sterile e anziana.
Tuttavia, Abramo credette al Signore. Prima di veder realizzata la
promessa di un erede che sarebbe diventato un grande popolo, Abramo
e Sara attesero ancora venticinque anni. Sembrava ormai persa ogni
speranza quando ecco che all�et� di cento anni ad Abramo nacque
il figlio Isacco. Isacco crebbe e divenne un ragazzo, la gioia di
Abramo fu grande, il Signore aveva mantenuto la Sua promessa, aveva
realizzato ci� che umanamente sembrava impossibile. Dunque Abramo
vedeva compiersi la promessa di un figlio da cui sarebbe venuta una
discendenza senza numero. Tutto sembrava ottenuto, finalmente la
gioia e la riconoscenza riempivano il cuore di Abramo� eppure
proprio allora la sua fede fu messa ulteriormente alla prova: Dio
gli chiese di prendere suo figlio Isacco e sacrificarlo al Signore.
Pu� sembrare una richiesta incomprensibile, immotivata,
contraddittoria... Quel Dio che gli aveva promesso una discendenza
sconfinata e aveva realizzato la Sua parola nei tempi e nei modi pi�
sorprendenti; quello stesso Signore che aveva donato ad Abramo la
felicit� immensa di veder realizzato il sogno pi� grande, ora
chiede che Gli venga restituito il figlio amato, l�oggetto della
grande promessa. Ecco il momento dell�oscurit� pi� fitta anche
per Abramo ed ecco messa ancora duramente alla prova la fede di
questo uomo di Dio. Il comportamento di Abramo � esemplare, modello
altissimo per ogni uomo. Pur non potendo comprendere il disegno del
Signore, Abramo non si ribell�, non dubit� della bont� di Dio,
non chiese spiegazioni, non pretese giustificazioni, ma consider�
degno di fede il Signore che tante volte e in tanti modi aveva
dimostrato la Sua fedelt� alla parola data. Dunque, si diresse sul
monte Moria per sacrificare suo figlio. Era pronto a colpirlo quando
il Signore intervenne affinch� gli fosse risparmiata la vita.
Abramo aveva creduto senza dubitare nella misericordia del Signore,
ancora una volta Dio non lo aveva deluso. Dalla prova scaturisce una
gioia profonda e ancora pi� perfetta, la fede � rafforzata e resa
pura, lo zelo per il Signore stabile per sempre. La fede, passata al
crogiuolo, brilla tra le tenebre e le rischiara, Abramo divenne
santo e modello di fede e di speranza per ogni futura generazione,
da lui � venuto davvero un grande popolo e una grande nazione da
cui poi nascer� il Figlio di Dio, l�Amato, il Redentore che, a
differenza di Isacco, non sar� risparmiato dal Padre, ma Egli
stesso vorr� donarsi in sacrificio al mondo per salvare l�umanit�.
Un altro esempio
mirabile � quello di Giobbe: un giorno il diavolo si present� a
Dio domandando di poter tentare Giobbe, uomo fedele al Signore. Dio
lo permise e Giobbe sub� una serie di sventure che lo privarono di
tutti i suoi beni, dei figli e infine della salute. Pur non
comprendendo l�agire del Signore, e soffrendo pene intense e
laceranti, egli rimase fedele e si arrese alla Divina Volont�. Per
questa fedelt� dimostrata, Dio mise fine alle sue sventure e gli
don� molto pi� di quanto aveva perso, in beni materiali, figli,
anni di vita, ma soprattutto la gioia della salvezza. Da questo
apprendiamo che l�agire di Dio � sempre misterioso e
provvidenziale, sorprendente e pieno di gioia per chi confida in Lui
e si lascia amare e guidare da Lui. La croce � sempre il dono
d�amore del Signore all�uomo, perch� motivo di redenzione e di
santificazione, via privilegiata e insostituibile affinch� la
nostra gioia diventi piena, come fu per Abramo, i Patriarchi, i
Profeti e i Santi fino ai nostri giorni. Come la fede di Abramo gli
merit� la realizzazione piena e perfetta della promessa del
Signore, lo stesso accadr� per noi, tutto si volger� in bene se,
saldi nella fede, oseremo attendere pieni di fiduciosa speranza,
nella preghiera, l�intervento salvifico del Signore nella nostra
vita, senza contestare il Suo agire, ma forti nella speranza che
risolver� e sistemer� ogni cosa per darci una gioia piena e
duratura, fedele alle Sue promesse, perch� solo Lui, Dio,
l�Onnipotente e Misericordioso, non cambia, non muta e non delude
nessuno. Cos� il Volto di Ges� sar� impresso in noi e, guardando
noi, molti desidereranno conoscerlo da vicino. La sollecitudine per
la carit� fraterna non mancher� e nel cuore purificato e rinnovato
di ogni figlio nascer� l�amore vero, che nulla teme, tutto copre,
tutto crede, tutto spera e tutto sopporta. �Beato l�uomo che
confida nel Signore�.
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