In questa ricerca sul tema della gioia nel Magistero intendo
presentare solo qualche spunto per stimolare la riflessione e
la lettura dei testi che sono abbondanti e impegnativi.
Considero per questo elaborato il testo base del
Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC)
facendo
riferimento a quelli
del Concilio Vaticano II, di cui � in corso la celebrazione
del 50� anniversario. Per motivi di sintesi
indico solo alcuni
orientamenti per la lettura, riportando
solo alcune brevi sottolineature dei testi e
il numero dei paragrafi
per chi vuole approfondire o
verificare.
Mi sembra importante ricordare in questa introduzione,
la nota di gioia della
LETTERA APOSTOLICA �LAETATUR MAGNOPERE�
del 15 agosto 1997, con
cui fu approvata e promulgata l�edizione tipica latina del
Catechismo della Chiesa Cattolica, �testo di riferimento per
una catechesi rinnovata alle vive sorgenti della fede!" (vedi introduzione al CCC , Fidei Depositum di G. Paolo II).
Si legge in questo documento: ��
motivo di grande gioia
la pubblicazione dell'edizione tipica latina del Catechismo
della Chiesa Cattolica, che viene da me approvata e promulgata
con questa Lettera Apostolica e che diventa cos� il testo
definitivo del suddetto Catechismo".
La
gioia � il segreto e
il senso della ricerca di Dio,
l�energia di ogni vocazione che ha come traguardo la
felicit�: �Gioisca
il cuore di chi cerca il Signore� ( Sal 105,3 ). Se l'uomo pu�
dimenticare o rifiutare Dio, Dio per� non si stanca di
chiamare ogni uomo a cercarlo perch� viva e trovi la felicit��
: CCC 30
La
gioia � legata alla fede: �La
fede ci fa gustare come in anticipo la gioia e la luce della
visione beatifica, fine del nostro pellegrinare quaggi��
: CCC 163
La
gioia scaturisce dall�accoglienza della propria creaturalit�:
�Riconoscere questa completa dipendenza in rapporto al
Creatore � fonte di sapienza e di libert�, di gioia, di
fiducia� CCC
301
Il compito dei cristiani
nella storia � invitare
tutti alla gioia:
�Fin dall'inizio, i primi
discepoli sono stati presi dal desiderio ardente di annunziare
Cristo� Essi invitano gli uomini di tutti i tempi ad entrare
nella gioia della loro comunione con Cristo:
CCC 425
Giovanni
Battista � il modello
del testimone
profetico di gioia nel vivere l�amicizia con
Ges� e
indicarlo come Agnello di Dio:
�San Giovanni Battista � l'immediato precursore del Signore
di tutti i profeti
� il pi� grande�trova la sua gioia nell'essere �l'amico
dello sposo� ( Gv 3,29), che designa come �l'Agnello di
Dio... CCC 523
Le
creature umane con
la risposta all�invito di Ges� possono provocare non solo
sulla terra ma anche nel
cuore della Trinit� Santa, una immensa gioia
: �nelle
parole e nelle azioni mostra loro l'infinita misericordia del
Padre suo per loro e
l'immensa �gioia� che si fa �in cielo per un peccatore
convertito� ( Lc 15,7 ): CCC
545
La realt� di fede che
porta la pi� grande gioia nella storia dell�umanit�
fino a provocare la
prova del dubbio �
la Risurrezione
di Ges�:
�Anche messi davanti
alla realt� di Ges� risuscitato, i discepoli dubitano ancora
tanto la cosa appare loro impossibile: credono di
vedere un fantasma:
�Per la grande
gioia ancora non credevano ed erano stupefatti�.
Tommaso conobbe la
medesima prova del dubbio e,
quando vi fu l'ultima apparizione in Galilea riferita da
Matteo, �alcuni... dubitavano� .
Per questo l'ipotesi
secondo cui
la Risurrezione
sarebbe stata un �prodotto� della fede (o della credulit�)
degli Apostoli, non ha fondamento. Al contrario, la loro fede
nella Risurrezione � nata - sotto l'azione della grazia
divina - dall'esperienza diretta della realt� di Ges�
Risorto�: CCC 644
I cristiani sono chiamati ad essere portatori di gioia nella storia :
�E'
per questa potenza dello Spirito che i figli di Dio possono
portare frutto. Colui che ci ha innestati sulla vera Vite, far�
s� che portiamo �il frutto dello Spirito [che] � amore,
gioia, pace, pazienza, benevolenza, bont�, fedelt�, mitezza,
dominio di s��� CCC 736
I discepoli di Ges� sono
intimamente chiamati a condividere la sua gioia: �Fin
dall'inizio Ges� ha associato i suoi discepoli alla sua vita;
ha loro rivelato il Mistero del Regno
li ha resi partecipi della sua missione, della
sua gioia� CCC
787
Anche negli altri numeri
del CCC 953, 1029ss; 1172;
1293; 1334; 1387; 1439;1642; 1657; 1697; 1720; 1765;
1804; 1820ss; 1832; 1971; 2015; 2094; 2188; 2233; 2362; 2500;
2546; 2657; 2683; 2819, la
gioia appare come un segno che identifica il cammino
e le azioni del discepolo di Cristo, chiamato non solo
a vivere nella gioia ma anche ad annunciarla, a condividerla,
a cercarla, a diffonderla,
a testimoniarla a contemplarla e a guardare a volte la stessa
morte con uno sguardo di gioia pensando all�incontro
beatifico con Dio.
La Vergine
Santissima
appare come la
compagna,
la Madre
, che guida tutta
la Chiesa
sulla via della
gioia e il modello a cui guardare come traguardo di una
esistenza perfettamente realizzata. La gioia spesso �
associata alla �gloria�. Il portare frutto dal parte dei
discepoli glorifica il Padre e il Figlio nello Spirito, ma
la gloria del Padre si riversa come �gioia� sullo stesso
discepolo.
La Vita Trinitaria
zampilla di gioia, essa sola pu� essere la sorgente che
alimenta, nutre e da corpo ad ogni gioia umana, attutisce e
mitiga o annienta la paura del passaggio oscuro della morte,
da un tono di
festa all�intero anno liturgico come tempo di grazia dentro
il tempo cronologico, da senso all�attesa escatologica del
ritorno glorioso di Ges�.
Tra i Documenti del
Concilio Vaticano II vorrei sottolinearne uno che mi sembra
abbia a che fare in modo speciale con il tema della gioia
cristiana, tanto da ispirare
un commento bellissimo a Mons.Tonino Bello il quale descrive i
cristiani come �Cirenei della gioia�.
Si tratta del Documento
Gaudium et Spes.
Riporto integralmente il commento di T. BELLO tratto da Cirenei
della gioia, Cinisello
B. 2000,11-14
�Non possiamo dimenticare che uno dei documenti pi� importanti e pi�
belli del Concilio Vaticano II comincia proprio con questa
espressione carica di luce: Gaudium et Spes.
Tra tutti documenti della chiesa, da quando si � incominciato a
designarli con le parole latine, nessun altro credo ha una
ouverture cos� perfetta Gaudium et Spes. Ricordate quelle
parole benedette: �Le
gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi,
dei poveri sopratutto e di tutti coloro che soffrono, sono
pure le gioie e le speranze le tristezze e le angosce dei
discepoli di Cristo,
e nulla vi � di
genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore"
GS (n. 1). Con questo preludio solenne la chiesa sembra dire
al mondo: �D�ora in poi le tue gioie o mondo, saranno le
mie gioie,
spartir� con te il pane amaro delle tue tristezze, mi lascer�
coinvolgere dalle tue stesse speranze e le tue angosce
stringeranno pure a me la gola con identico groppo di paura�.
Non siamo solo i portatori dei dolor� del mondo... siamo
anche i portatori delle gioie del mondo, e siamo chiamati a
spartirle...
Dovremmo rendere grazie alla Chiesa per tante cose, sopratutto per
quella notizia inaspettata, stupenda che ci d� col fremito
dei lieti annunzi, quando afferma, nella Gaudium et Spes, che
le gioie degli uomini sono anche le gioie del cristiano, e che
tra le une e le altre � caduto il sospetto della
contrapposizione � corre il filo doppio della simpatia.
Sembra incredibile. Eravamo abituati a condividere solo i
dolori del mondo.
Le gioie genuinamente umane,
che fanno battere il cuore dell�uomo per quanto limitate e forse banali,
non sono snobbate da Dio, n� fanno parte di un repertorio
scadente che abbia poco da spartire con la
gioia pasquale del Regno�.
Altri documenti parlano in modo esplicito ed implicito della gioia
spesso associata
anche al tema della festa, ma
per motivi di sintesi mi limito a richiamare Il
Decreto conciliare Optatam Totius sulla formazione
sacerdotale al numero
5, che raccomanda
in modo esplicito ai
superiori di strutturare il cammino di formazione degli alunni
in modo �da alimentare
in loro la gioia della
propria vocazione�.
Il Decreto
Perfectae Caritatis sul rinnovamento della vita religiosa
sottolinea la �gioia� nella
diversit� dei ministeri secondo l�indicazione
scritturistica di Rm 12 ��chi fa opere di misericordia con
gioia�. (PC n.8). Il
Decreto Presbyterorum
Ordinis sul ministero e la vita sacerdotale richiama il
compito e la missione dei presbiteri di far risplendere nel
loro ministero �la
vera gioia pasquale� (PO n. 11). Infine il Decreto Apostolicam Actuositatem sull�apostolato dei Laici, nel descrivere
la partecipazione dei laici alla missione della Chiesa afferma
in modo implicito che i
laici �sono chiamati
da Dio affinch�, ripieni di
spirito cristiano, esercitino il loro apostolato nel
mondo, a modo di fermento�.
Penso che il fermento
dei laici nel mondo, sia
proprio il frutto della gioia
contenuta
nello �spirito cristiano�.
Concludo richiamando un pensiero del Magistero attuale di Papa
Benedetto XVI a proposito della gioia, dalla Lettera
Enciclica, DEUS CARITAS
EST n. 9, documento
che pare molto
apprezzato anche dai non credenti. Parlando della novit�
della fede biblica il Papa afferma che �La
storia d�Amore di
Dio e Israele consiste, in profondit�, nel fatto che Egli
dona
la Torah
, apre cio� gli occhi a Israele sulla vera natura dell�uomo
e gli indica la strada del vero umanesimo. Tale storia
consiste nel fatto che l�uomo, vivendo nella fedelt�
all�unico Dio, sperimenta se stesso come colui che � amato
da Dio e scopre la gioia nella verit�, nella giustizia, la gioia in Dio che diventa la sua essenziale felicit��.
Nella conclusione dello stesso Documento il Papa affida alla
Madre di Ges�
la Chiesa
dicendo: �Alla sua
bont� materna, come alla sua purezza verginale, si rivolgono
gli uomini di tutti i tempi e di tutte le parti del mondo
nelle loro necessit� e speranze, nelle loro gioie�.
Santa Maria, Madre
di Dio...
Ti sei consegnata
completamente alla chiamata di Dio e sei cos� diventata
sorgente della bont� che sgorga da Lui. Mostraci Ges�.
Guidaci a Lui. Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo perch�
possiamo anche noi diventare capaci di vero amore ed essere
sorgenti di acqua viva in mezzo a un mondo assetato�.
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